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Campagna elettorale avvelenata: ecco le prove

Campagna elettorale avvelenata: ecco le prove

Lo sapevamo, questa è una campagna elettorale avvelenata. Ma adesso abbiamo anche la certificazione dei Verdi, che di veleni e sostanze tossiche sono esperti. La notizia del giorno ce la segnala la lettrice Maddalena G. (l’ha ritagliata dal free press City del 17 marzo): «Analisi del Wwf sui prelievi del sangue di 14 direttori di giornali: ritrovato un mix di 69 sostanze pericolose».
Accertata la gravità del fatto, subito si è scatenata nelle redazioni la caccia all’untore. Chi è l’avvelenatore? C’è un fantomatico Unabomber della carta stampata? Le reazioni non si fanno attendere. Sandro Bondi di Forza Italia ha dichiarato all’agenzia Ansa: «Questa è l’ulteriore conferma che la stampa è comunista». Il presidente del Senato Marcello Pera rincara: «È il risultato della deriva relativista di questa nostra società che ha perso i suoi valori forti». Il ministro dei Trasporti Pietro Lunardi in un’intervista alla Stampa accusa la sinistra: «Altro che amianto, altro che Tav. Ora avete capito chi sono i veri inquinatori: dall’Unione una disinformazione tossica». Da sinistra ribatte Francesco Rutelli: «Altre tossine sulla campagna elettorale, è questa destra a inquinare l’atmosfera». Enrico Boselli della Rosa nel Pugno ha parlato all’AdnKronos di «mancanza di laicità che inquina la carta stampata», Umberto Eco ha scritto un intervento su Repubblica dal titolo «Se il livello di tossicità aumenta ancora, sarò costretto a rifugiarmi all’estero (però non andrò a Cernobyl)». Mentre Furio Colombo in un editoriale sull’Unità chiarisce chi sono i mandanti: «Da Berlusconi e i suoi scherani un nuovo attacco alla democrazia».
A una lettura più attenta della notizia-bomba si è appurato che i «69 contaminanti di provata tossicità rinvenuti nel sangue dei 14 direttori delle principali testate giornalistiche italiane» sono emersi dall’ultimo «bio-monitoraggio effettuato dal Wwf in collaborazione con Aboca nell’ambito della campagna Detox/Svelènati». Lo studio, effettuato con la collaborazione del professor Focardi dell’Università di Siena, ha dimostrato che tutte le persone sottoposte all’analisi del sangue, «sono risultate contaminate in media da un cocktail di 39 sostanze chimiche sintetiche pericolose per la salute e tutti hanno tracce di pesticidi, metalli pesanti e ritardanti di fiamma». (Chi fosse interessato, trova approfondimenti sul sito www.wwf.it).
Scoperta la vera natura dei veleni, nessuno dei personaggi sopracitati ha ritenuto però necessario rettificare la proprie dichiarazioni.
caterina.

soffici@ilgiornale.it

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