Cronaca locale

Campane a festa per accogliere i 50mila giovani di Taizé

I pullman (centinaia) arriveranno in 12 punti della città. Saranno ospitati da 10mila famiglie

Campane a festa per accogliere i 50mila giovani di Taizé

Milano si prepara ad accogliere i 50mila giovani di Taizé. Zaino in spalla, invaderanno da domani le vie della città e molti centri dell’hinterland. La maggior parte arriverà in pullman (saranno centinaia); il gruppo più numeroso (11mila) lo farà dalla Polonia. Tutti a Milano per partecipare all’incontro europeo di fine anno organizzato da Taizé, la comunità fondata da Frère Roger, il religioso con la veste bianca assassinato lo scorso agosto. E in segno di accoglienza domani sera alle 19 tutte la campane della diocesi suoneranno a festa.
Un «pellegrinaggio di fiducia sulla terra». Questo il titolo scelto per il raduno dai fratelli della comunità che da settembre preparano l’accoglienza nel centro di via Calatafimi. Li aiuteranno 1.500 volontari che «stanno giungendo in queste ore da tutta Europa» racconta frère Emile. Elena, russa, ci è riuscita con un viaggio di 50 ore.
Faranno lo stesso i giovani - da 17 anni in su, cattolici, protestanti e ortodossi di 42 Paesi - che si sono iscritti all’incontro (per informazioni 02-581971, www.taize.fr). Arriveranno in città domani dalle 7, in 12 zone diverse a seconda della nazione di provenienza. Si sposteranno a quel punto nelle parrocchie di riferimento (oltre 400 nella diocesi) e di lì nelle famiglie (10mila) che li ospiteranno. «Il 90 per cento dei ragazzi troverà posto in famiglia, gli altri saranno ospitati negli oratori», spiegano gli organizzatori. Il Comune ha messo a disposizione 500 brandine da campo, banchi e tavole pieghevoli per 500 persone, 300 coperte e un tendone dove la protezione civile distribuirà bevande calde e cioccolata.
Per capire l’importanza del meeting (l’ultimo appuntamento a Milano risale al 1998), basta consultare l’elenco dei messaggi inviati per questa edizione ai partecipanti. Ci sono quelli di papa Benedetto XVI, del segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, del patriarca Alessio II di Mosca. Il priore della comunità, frère Alois, prenderà la parola tutte le sere e sarà tradotto in una ventina di lingue. I momenti di preghiera, alla Fiera, saranno due al giorno, alle 13.15 e alle 19. Gli incontri di riflessione sono in programma giovedì e venerdì pomeriggio (mondializzazione, immigrazione, ospitalità e dialogo con l’Islam i temi) e si svolgeranno in contemporanea in 3 padiglioni (il 9 è quello degli italiani). Venerdì, il cardinale Dionigi Tettamanzi incontrerà i giovani.
A guidare la 4 giorni sarà dunque frère Alois che ha raccolto il testimone di frère Roger. Prima di morire, il fondatore di Taizé aveva iniziato a scrivere la lettera annuale da distribuire ai giovani in occasione dell’incontro di Milano.

Ognuno dei 50mila giovedì riceverà una copia della lettera incompiuta.

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