Campionato: consigli per la sopravvivenza

Farsi venire un infarto durante la partita è un rischio che in troppi corrono senza rendersene conto, e domenica c'è l'ultima giornata, fondamentale, da Roma a Milano.

A qualcuno farà sorridere ma sono ormai troppi gli allarme sulle conseguenze del tifo per la nostra salute. Farsi venire un infarto durante la partita è un rischio che in troppi corrono senza rendersene conto, e domenica c'è l'ultima giornata, fondamentale, da Roma a Milano.
Su Radio Rai, nel corso della trasmissione Attenti al Pupo il prof. Alberto Morganti, Presidente della Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa, ha dato dei consigli ai tifosi per affrontare con tranquillità l'ultima giornata del campionato di calcio. Prenderla con il sorriso è facile a dirsi, controllarsi anche. É solo un consiglio, giusto per non poter dire poi che nessuno ci aveva avvertiti. Il professore ha detto: «I novanta minuti di campionato di domenica prossima potrebbero essere a rischio per i tifosi più accaniti. Uno studio tedesco ha dimostrato di recente il collegamento tra attacchi di cuore e tifo calcistico. Durante la semifinale di Argentina - Germania ai mondiali del 2006, infatti, i ricercatori hanno rilevato un'incidenza di infarti più elevata rispetto ai livelli normali. Il consiglio? Bisogna innanzitutto non prenderla troppo sul serio - suggerisce il professor Morganti -. Durante una partita, novanta minuti di stress continuo potrebbero mettere a dura prova il sistema cardiovascolare, specialmente se questo non è dei più efficienti. Per questo consiglio un controllo preventivo. Proprio domenica, in occasione della VI giornata dell'ipertensione arteriosa, sarà possibile in tutte le piazze d'Italia la misurazione gratuita della pressione.

Se questa è troppo alta, soprattutto domenica, sarà necessario evitare il tifo accanito e se si è già ipertesi, ricordarsi di seguire la terapia specifica».
Campionato: come sopravvivere all'ultima giornata. E che nessuno venga a dire che parlare di queste cose porta sfiga.

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