È bastato un complimento di troppo a una ragazza per far scoppiare in strada lennesima lite tra giovanissimi finita nel sangue. Dalle parole, alle mani, poi ai coltelli: laltra notte in via dei Giubbonari è stato ferito a coltellate un diciottenne. Non è grave, i medici dellospedale «Santo Spirito» dove il ragazzo è stato ricoverato con urgenza, dicono che se la caverà con qualche giorno di prognosi. Mentre sullepisodio indagano i poliziotti del commissariato Trevi. Non è chiaro se il giovane sia stato il provocatore o se sia semplicemente intervenuto per difendere lamica.
Fatto sta che è tornata di nuovo sottaccusa la sicurezza in città. Soprattutto in pieno centro storico, dove la notte, il territorio appare sempre più «fuori controllo». Come tiene a ribadire Gisella Pandolfo, portavoce della consulta del centro storico, associazione dei residenti, particolarmente preoccupati per lescalation di episodi di violenza registrata dal 2004 in poi: «Giovedì - tuona la Pandolfo - il prefetto Achille Serra ha affermato senza alcuna esitazione che il centro di Roma è tranquillo, liquidando le proteste dei cittadini come insofferenze. Insomma, non vi sarebbe alcuna emergenza. Venerdì notte, invece, un altro ragazzo è stato accoltellato a due passi da Campo de Fiori, mentre qualche giorno prima una ventenne americana era stata violentata in un locale di via de Nari, tra lArgentina e il Pantheon. Quelle del prefetto sono, quantomeno, affermazioni incaute».
La Pandolfi incalza: «Il centro storico più prezioso del mondo, dalle 20 alle 6 è totalmente fuori controllo, trasformato in area di illegalità supportata dalla assurda proliferazione di locali in cui giovani di tutto il mondo vanno soltanto per ubriacarsi, sfasciare tutto e creare risse, convinti di restare impuniti».
La Consulta ricorda infatti che questi episodi si vanno ad aggiungere ad altri fatti di sangue, avvenuti nel recente passato «la cui gravità - si legge in un comunicato - non è bastata a provocare interventi decisivi da parte delle istituzioni: in particolare ci riferiamo alluccisione di un romeno avvenuta due anni fa in via dei Sediari (a cinquanta metri dal Senato della Repubblica), e al grave ferimento di un giovane da parte di un pregiudicato che lavorava in un locale di via dei Baullari, brutta storia di poco più di un anno fa». Gisella Pandolfo ricorda poi le «follie» allordine del giorno. Il clima di guerriglia urbana e gli scontri di piazza Campo de Fiori, passata da luogo cult della movida preserale, a terra di battaglia, teatro di sfottò e assalti contro polizia e carabinieri ormai asserragliati in tenuta antisommossa. «Come si può dire che una città è tranquilla davanti a tutto questo?».
Su un altro fronte, intanto, quello dellallarme stupri in città, Anna Teresa Formisano dellUdc, insieme ai deputati di maggioranza e opposizione Filipponio Tatarella (An), Aprea (Fi), DIppolito (Fi), Vladimir Luxuria (Rc), Pelino(Fi), Destro (Fi), Dato (lUlivo), Fasciani (lUlivo), De Biasi (lUlivo), Bellillo (Comunisti Italiani), Santolini (Udc), ha rivolto uninterrogazione al ministro dellInterno e al ministro per i diritti le Pari opportunità per sapere quali misure intendano adottare per contrastare il fenomeno della violenza sessuale per strada, nei locali pubblici e tra le mura domestiche. «La gravità di quanto avvenuto a Roma - affermano - richiede un intervento urgente da parte del Governo. Non si tratta di episodi archiviabili come fisiologici o attribuibili a una tragica fatalità».
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