Anche i ponti hanno unanima, sensibile per di più. Non per niente, a Venezia, non si contano le specificazioni affibbiate alle aeree strutture che uniscono calli e campielli: Ponte dei Sospiri, non solo, ma anche Ponte della Libertà, Ponte del Paradiso e, a compenso, Ponte del Diavolo, fino a spingersi al più prosaico Ponte delle Tette. A Rapallo, invece, città forse meno portata di Venezia agli eterei sentimentalismi, non cè un ponte che è uno che può fregiarsi di appellativi aulici. Va da sé che il più noto, da quelle parti, è il Ponte di Annibale, che evoca ben altro di edificante. Devessere per questo che il sindaco Mentore Campodonico ha pensato bene di ingentilire i «suoi» ponti comunali partendo dallaspetto, per arrivare, chissà, un domani anche alla denominazione. E ha disposto, con determinazione dirigenziale numero 1259 datata 27/11/2008, significativi «lavori di valorizzazione dei ponti con fiori», comportanti una spesa di 18mila 500 euro.
Lintento, ai più, subito è sembrato lodevole, ma a qualcun altro - come lex sindaco Armando Ezio Capurro, noto stakanovista di interpellanze e interrogazioni contro la giunta di centrodestra - è venuto in mente di verificare larredo. E si è accorto che «le cassette porta fiori sono state montate al contrario»: fronte fiume, a favore di uccelli e gabbiani. «Normale! - sbotta Capurro -. Da quando cè Campodonico, a Rapallo va tutto alla rovescia». Al di là della facile ironia, comunque, lex primo cittadino battuto alle elezioni proprio da Campodonico rincara la dose. E infierisce: «Anche i fiori vanno alla rovescia. Guardare i ponti per credere: espongono i fiori non al passaggio dei cittadini in auto o a piedi, ma ai pesci che sono nel fiume o ai gabbiani. Sarebbe come se Campodonico sul davanzale di casa sua mettesse laddobbo floreale rivolto allinterno anziché allesterno! E sarebbe - insiste ancora Capurro - come se tutti i cittadini, gli albergatori, la signora Salvadori che espone sempre i fiori dal suo balconcino del Comune (quandero sindaco la vedevo ogni mattina alle 7 e mezza mentre li innaffiava) esponessero i fiori verso la casa.
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