"Era aggressivo e confuso" Secondo la gendarmeria del Quebec l’uomo era "aggressivo e confuso" e i poliziotti hanno usato contro di lui le maniere forti, in particolare una pistola elettrica. Il giovane è stato poi caricato su un cellulare e condotto in centrale dove, secondo i poliziotti, sarebbe stato "agitato per tutta la notte". Mercoledì - sempre secondo Le Soleil - è stato portato in tribunale da dove, affidato ad agenti penitenziari, è stato trasferito in carcere. Da qui è uscito solo per essere portato in ospedale dove però è morto giovedì pomeriggio, apparentemente a causa di gravi ferite alla testa.
Aperta un'inchiesta Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta che dovrà chiarire l’origine delle ferite, dov’era Castagnetta quando è stato ferito e chi in quel momento ne era responsabile. Fonti del penitenziario hanno detto che il giovane si è ferito da solo dando testate contro un muro. Le Soleil scrive che Castagnetta era un giovane impegnato, conosciuti negli ambienti artistici del Quebec.
Laureato in Italia e poi diplomato in marketing all’università di Laval in Quebec, era membro del consiglio di amministrazione della società Promotions Recto-Verso. Sempre secondo il giornale, Castagnetta era anche stato direttore esecutivo dell’ufficio del Quebec della Camera di commercio italiana in Canada. I familiari in Canada Il padre e la sorella di Claudio sono arrivati a Montreal, in Quebec, dove sarà eseguita l’autopsia sul corpo del giovane. Castagnetta, da quanto si apprende, era impiegato in una società, la Olympus, e si occupava di tradurre testi che contenevano segreti industriali. Il giovane, originario di Palermo, studi in economia, è morto in circostanze misteriose dopo essere stato arrestato martedì dalla polizia del Quebec. Portato in carcere, sarebbe uscito per essere trasportato in ospedale, dove è morto giovedì, pare per gravi ferite alla testa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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