Mattinata complicata per i pendolari lombardi. Gli studenti e i lavoratori diretti a Milano hanno dovuto fare i conti con ben 35 corse soppresse. Ma la neve e il gelo centrano solo parzialmente. Per 18 treni cancellati il vero motivo dei disagi sta nel furto di 50 cavi di rame nella stazione di Milano Rogoredo. Lepisodio, rende noto il gruppo Fs, accaduto giovedì sera, ha provocato «forti rallentamenti e cancellazioni di alcuni treni regionali della linea S13 (Milano Bovisa - Pavia). Dieci treni di Trenitalia hanno effettuato fermate straordinarie fra Pavia e Milano Rogoredo in sostituzione di quelli della S 13». Da qui laccumulo di minuti di ritardo. Il furto dei cavi in rame non comporta rischi alla circolazione dei treni e per lincolumità dei passeggeri. In questi casi si attivano dei protocolli specifici che, in attesa dellintervento delle squadre tecniche per il completo ripristino della funzionalità della linea, consentono ai treni di continuare a viaggiare in sicurezza, anche se rallentati». Per evitare di far salire i passeggeri sui vagoni congelati, Trenord ha ingaggiato 110 macchinisti che tengono accese le locomotive per tutta la notte facendo funzionare i riscaldamenti nei depositi e riportandoli già caldi sui binari già alle prime ore del mattino. La neve ieri ha concesso un po di tregua in città e i traffico sui mezzi pubblici è tornato alla normalità, senza nessun particolare ritardo.
Lavoro intenso invece negli aeroporti di Linate e Malpensa dove la vera sfida è quella contro il ghiaccio.
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