da Roma
Se come diceva il poeta lavorare stanca, fare il sindaco può essere decisamente stressante. La sfida per la poltrona di primo cittadino a Cagliari in questo caso diventa interessante non solo in termini politici, ma anche medici. A confrontarsi sono infatti il cardiologo Emilio Floris e uno sfidante, Gianmario Selis, che avrebbe bisogno decisamente di uno specialista in batticuore e dovrebbe evitare con cura un mestiere ad alta tensione come quello di sindaco. Il suo caso clinico infatti è dettagliatamente descritto nella delibera dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna del 16 settembre 2003 che concedeva allonorevole Selis un «assegno vitalizio di privilegio» a causa di menomazioni derivanti dall'attività politica.
Si sa che le vie del Signore sono infinite, ma se Selis è di nuovo in forma per correre con baldanza al Municipio, allora possiamo parlare di miracolo. Meno di due anni fa Selis presentava la sua richiesta di pensione perché, secondo la commissione medico ospedaliera aveva «subito la menomazione nel funzionamento dellapparato cardiocircolatorio ed ha ascritto tale menomazione alla: Tabella A, categoria 5, misura massima, sia una menomazione alla Tabella A, categoria 8, misura massima». Fatti gravi per cui Selis aveva «una invalidità complessiva dellintegrità psico-fisica (...) con la riduzione percentuale della capacità lavorativa generica del settanta per cento».
Correva lanno 2003 e Selis batteva cassa in Regione per avere il suo assegno di privilegio. Invalido al settanta per cento, logorato dalla politica, chiedeva lindennizzo per aver sacrificato la salute al bene pubblico. Tre anni dopo, Selis, con sprezzo del pericolo, torna in campo per servire la Causa. Non cè batticuore che tenga, la politica lo chiama e lui risponde prontamentDomenica e lunedì i cagliaritani saranno chiamati a scegliere il sindaco.
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