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Di Canio trascina la Lazio e i tifosi

Cristiano Sala

da Roma

La Lazio si regala i primi tre punti del 2006 per festeggiare i suoi 106 anni di storia. Oggi infatti compie gli anni dopo aver rischiato di scomparire due anni fa. Il presidente Lotito si gusta le gesta della squadra allenata da Delio Rossi che si conferma un allenatore coi fiocchi. Giampaolo non è da meno, nonostante la sonora sconfitta rimediata all'Olimpico. Un 4-1 forse un po' troppo pesante per l’Ascoli che, nelle trasferte romane, è destinato a giocare bene ma rimediare poco in termini di punti. È stata la partita di Paolo Di Canio, sostenuto dal primo minuto dai tifosi laziali. Striscioni, cori e saluti: tutti in polemica per la storia del saluto romano a Livorno dell'ex talento del Quarticciolo. Addirittura, contro chi definisce razzisti i sostenitori laziali, la curva nord ha esultato con i «buu» al gol di Mudingayi. Una provocazione che ha accolto il gol dell'ex granata, quello del 2-1.
La cronaca. La Lazio è praticamente senza esterni di centrocampo. Senza Cesar, Behrami e Keller, Rossi è costretto a dirottare Pandev a sinistra con Manfredini a destra, unico superstite di fascia. La scelta per l'allenatore romagnolo è obbligata e il caso vuole che i danni arrivino proprio da quella parte dove Foggia è protagonista assoluto degli attacchi marchigiani. L'Ascoli, infatti, passa in vantaggio al 14' proprio da quella parte del campo. Cross di Comotto, Fini serve Guana e gran gol del centrocampista dal limite.
La Lazio, come è capitato spesso in questa stagione, si sveglia dopo lo schiaffo dell'avversario. Al recupero contribuisce il tecnico: Rossi cambia posizione a Pandev e Manfredini. Il macedone dirottato a destra è la mossa vincente della partita. Al 29' punizione a sorpresa di Liverani che serve Pandev in area di rigore. Cross immediato per Di Canio che, in spaccata, pareggia il conto. Al 34' ricomincia la storia di Mudingayi. Fuori per molti mesi a causa di un infortunio, il congolese si riscatta portando in vantaggio i suoi: Rocchi si vede respingere un tiro ravvicinato dalla difesa bianconera ma sulla respinta c'è Mudingayi pronto a insaccare. Nel secondo tempo, dopo un gol fallito da Di Canio e il palo colpito da Pandev, l'Ascoli è praticamente padrone del campo ma, al 28', il macedone chiude la pratica. Caparbia azione di Mudingayi sulla sinistra, cross al centro dove Pandev realizza di testa. Nel finale c'è spazio anche per Tare.

Mentre a Roma continua a circolare una voce che rivorrebbe Vieri nella capitale, l'albanese allontana i fantasmi del mercato con una rovesciata spettacolare e vincente.

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