Il cantastorie Enia alle prese con l’infanzia

Il nome di Davide Enia, giovane drammaturgo e attore teatrale palermitano, fa subito venire in mente uno dei suoi primi titoli. Italia-Brasile 3-2 è un titolo fin troppo accattivante per la nostra memoria collettiva. Nel 2002, questo spettacolo - che rappresentava uno dei suoi primi lavori - ottenne un successo enorme di pubblico, con il plauso circostanziato della critica. Tanto che l’anno seguente lo stesso Enia è stato insignito del prestigioso Premio Ubu (il maggior riconoscimento teatrale italiano). Ora questo «novello cantastorie», come recitava la motivazione del premio Ubu, torna sulla ribalta capitolina per proporre il suo ultimo spettacolo intitolato I capitoli dell’infanzia che andrà in scena a partire da martedì prossimo 23 ottobre sul palcoscenico del Piccolo Eliseo. Lo spettacolo è diviso in due parti che saranno messe in scena separatamente a settimane alterne. La musica, promette lo stesso Enia, ha un ruolo importante. Per scandire al meglio le «affabulazioni» del giovane attore siciliano, sul palco saliranno anche i due musicisti Giulio Barocchieri e Rosario Punzo. I capitoli dell’infanzia sono il primo tassello di un ciclo di storie più ampio che accompagnerà l’intero arco della vita di tre fratelli.

L’infanzia palermitana rivive così attraverso la puntuale ricerca di Enia che da sempre caratterizza il suo teatro come un modo di recuperare l’antica tradizione del cantastorie, senza perdere di vista l’importanza che assume in questo senso la forte componente evocativa di un linguaggio pastoso e forte che arriva a noi direttamente dall’antica tradizione del «cunto» siciliano. Lo spettacolo di Davide Enia rimarrà in cartellone nella sala di via Nazionale fino al prossimo 2 dicembre. Biglietto 22 e 16 euro. Botteghino: 06-4882114 e 06-48872222.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica