Il cantiere Garibaldi si fa bello: luci e colori sulle recinzioni

Sarà uno dei cantieri più grandi d’Europa e per i prossimi anni occuperà una fetta centrale della città. E così, per renderlo il meno «invasivo» possibile, i responsabili di Hines, la società che sta riqualificando l’area Garibaldi, Repubblica, Varesine Isola-Lunetta, hanno deciso di cominciare a rendere meno brutte le lamiere che ne delimitano il perimetro. Mai più, dunque, ruggine, manifesti abusivi mezzi strappati, scarabocchi di vernice, pannelli mezzi divelti o pericolanti. Ora tutto dovrà essere perfettamente pulito e ordinato lungo i quasi due chilometri e mezzo della recinzione. E così sono state studiate apposite cesate (questo il termine tecnico) che avranno tutt’altro aspetto. Particolare attenzione ai materiali, ai colori, ai disegni che li ricopriranno. E a tutto il grande progetto di comunicazione che a esse sarà collegato. Una recinzione progettata insieme a elementi di arredo urbano come i maxi-schermi, i pannelli elettronici di informazione, le panchine, le fontanelle, gli orologi o i termometri. Ma anche le lucette accese di notte o i rombi attraverso i quali chiunque potrà vedere il cantiere e rendersi personalmente conto dell’avanzamento dei lavori. «Abbiamo pensato di trasformare un cantiere in un elemento di arredo urbano - spiega l’assessore Maurizio Cadeo -. Le parole d’ordine sono più pulizia, più decoro e maggiore informazione ai cittadini grazie al maxischermo che verrà installato in corso Como». Un monitor di 15 metri quadrati che trasmetterà informazioni sulle iniziative culturali del Comune, della Fondazione Riccardo Catella e sul progetto di riqualificazione di una delle zone più degradate della città. Gestione e manutenzione saranno a carico di IgpDecaux, la società che si occupa di comunicazione e che insieme a Sci ha progettato e realizzato l’intervento. «Sulle cesate - aggiunge Manfredi Catella, amministratore delegato di Hines Italia -, ospiteremo anche eventi culturali come mostre fotografiche, disegni dei bambini, video e filmati. Insieme al Comune vorremmo far diventare questo un cantiere modello. L’Italia è una terra di cultura dove creatività e stile hanno spesso alimentato l’innovazione e le tendenze anche a livello internazionale».

Un modo per «valorizzare lo spazio pubblico», aggiunge Jean-Sébastien Decaux, direttore commerciale di IgpDecaux. «Con un simile progetto nella capitale del design - assicura - speriamo di dimostrare come si possa vestire d’alta moda un intero cantiere».

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