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Cantina Soave la migliore per gli inglesi

L'autunno è la stagione dei premi e delle classifiche nel mondo del vino. Quelli a cui si dà più visibilità sono quelli nazionali ma in realtà i più ambiti sono quelli che arrivano dall'estero, visto che da molti anni ormai è l'export il traino del vino italiano.

Così la Cantina di Soave ha accolto con grande orgoglio il premio di «miglior produttore italiano dell'anno» secondo l'IWSC, l'International Wine&Spirit Competition, consegnato a Londra lo scorso 14 novembre durante una cena di gala alla Guildhall. La motivazione del premio, nato nel 1969 e diventato negli anni uno dei più prestigiosi del panorama internazionale, ricorda la capacità di innovazione e di «utilizzare al meglio le conoscenze tecnologiche per approfondire la competenza in vigna e ottenere vini di altissima qualità».

«I nostri vini ottengono spesso riconoscimenti importanti all'IWSC commenta Bruno Trentini, direttore generale della cantina veneta . Ricevere il titolo di produttore italiano dell'anno è un grande onore che attesta l'impegno profuso in tutti questi anni per far crescere l'azienda da ogni punto di vista, nell'ottica di produrre vini sempre migliori, nel rispetto dell'ambiente che per noi è il bene più prezioso. Una gratificazione immensa anche per tutti coloro che ogni giorno lavorano con passione e impegno, rendendo tutto ciò possibile».

La Cantina di Soave è una grande realtà cooperativa con 2200 soci conferitori.

La sua proposta si articola su molte linee, dal celebre marchio di spumanti Maximilian I ai grandi classici veneti di Cadis, dal Soave Villa Rasina ai Bardolino e Valpolicalla Valle Alata, dai gardesani Terre al Lago ai tradizionali Duca del Frassino, dai frizzanti Donè al brut da uve Durello Cchia.

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