In «repertorio», quel sabato mattina, cerano John Lennon, Bob Dylan e Gianni Morandi. Scelte musicali che anche Beppe Fioroni, ministro della Pubblica istruzione, considera ineccepibili per spiegare la pace agli studenti. Al ministro era stato chiesto di pronunciarsi sullidea di Sergio Canazza, preside del liceo scientifico Lanfranconi di Voltri. Il 17 febbraio, giorno in cui migliaia di persone manifestavano a Vicenza contro lampliamento della base americana, il preside aveva imbracciato la chitarra per cantare, durante unassemblea voluta da lui stesso per discutere di pace, canzoni come «Imagine», «Give peace a Chance», «With God on our side» e «Cera un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones». «Canzoni da un nostalgico sapore sessantottino, quello del preside è stato un gesto che non si addice a una figura educativa, un atteggiamento da censurare con decisione» era stata l'opinione di molti studenti, professori e degli onorevoli di Forza Italia Maurio Mauro e Valentina Aprea. Questultima aveva presentato uninterrogazione al ministro sul caso di Voltri. E Fioroni, si scopre ora, compila una bella «giustificazione» a Canazza.
Nella risposta allinterrogazione, il ministero ricorda le tante iniziative promosse nella scuola per riflettere sul valore della pace. Sul caso di Voltri, riporta la spiegazione del preside: «Il dirigente scolastico ha fatto presente che, nel corso di una seduta di consiglio distituto, ha presentato la proposta di una iniziativa che sollecitasse negli studenti una riflessione sui valori della pace, della non violenza, del rispetto dellambiente». Gli studenti - si legge ancora - hanno accolto favorevolmente la sollecitazione (allassemblea pacifista ci andarono in 230 su 600). E si aggiunge: «È stata offerta alle classi la possibilità di condividere un momento di riflessione a mezzo dellesame di alcuni testi particolarmente significativi, tra laltro presenti in molti manuali scolastici della scuola media e delle superiori, tutti fortemente ispirati a tematiche pacifiste e non violente, alle denuncia della guerra come fenomeno disumano, alla evocazione di un mondo migliore».
Quanto alla data scelta (il giorno della manifestazione contro la base americana) gli uffici di Fioroni danno pieno appoggio a Canazza: «La scelta è discesa dallopportunità di intervenire, in riferimento a vicende sulle quali i media avevano prodotto una notevole e insistente massa di informazioni non sempre facilmente fruibili dai giovani, proprio al fine di evitare facili strumentalizzazioni di parte, puntando sugli aspetti valoriali e consegnando ai discenti non orientamenti ideologici precostituiti, bensì idee universali, patrimonio indisponibile della civiltà». Grazie alle canzoni del preside, dice insomma il ministero, i ragazzi hanno le idee più chiare...
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