Caos Computer e ricorsi fermi: in tilt i giudici di pace

Pioggia di proteste, soprattutto da parte degli avvocati, per la semiparalisi degli uffici del Giudice di Pace costretti a lavorare a rilento a causa del rodaggio del nuovo sistema informatico che a partire dalla seconda metà di luglio permetterà di presentare i ricorsi on line.
In questi giorni infatti il coordinatore dei Giudici di Pace Vito Dattolico, «preoccupato per il disservizio» oltre ad avvertire i presidenti di Corte d’Appello e Tribunale e il procuratore generale di Milano dei disagi dovuti all’installazione del nuovo sistema informatico, ha avvisato con tanto di cartelli utenti e legali: da oggi fino al 15 luglio si accettano solo gli atti urgenti. Atti che per altro gli addetti ai lavori iscrivono al ruolo a mano.
Naturalmente, come è stato spiegato dallo stesso Dattolico, molte sono state le proteste, in particolare da parte di avvocati soliti a depositare qualche decina di ricorso alla volta. E non è mancato anche chi ha minacciato azioni legali per una presunta interruzione di pubblico servizio.

«Vigilerò - ha assicurato Dattolico - affinché al più presto il servizio ritorni a funzionare regolarmente. Questi disagi sono inevitabili per la modernizzazione del sistema informatico che però in futuro ridurrà i tempi per gli utenti e gli operatori».

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