da Palermo
Cambia lanno, ma non la Juve che continua a fare quello che faceva nel 2005: vincere. Ieri a Palermo, dopo un primo tempo alla pari e un secondo superiore. Ha commentato Capello: «Lo avevo detto alla vigilia e il campo lo ha confermato: è stata una partita molto difficile contro un avversario che ci ha impegnato molto. Credo che nella metà iniziale hanno avuto occasioni loro e le abbiamo avute noi e noi ne abbiamo concretizzata una in più. Nella ripresa abbiamo avuto diverse opportunità per realizzare il 3-1 senza riuscirci anche perché prima Ibrahimovic e poi Del Piero non hanno passato palla a Trezeguet, preferendo cercare la soluzione personale. Del Piero continua a pensare alla rete per superare Boniperti».
Mattatore della serata Mutu, una doppietta decisiva. Ha detto il rumeno: «Ho giocato da esterno ma non cambia, limportante è giocare, impegnarsi, fare bene. Era importante vincere perché dopo le vacanze si rischia sempre qualcosa e in effetti dobbiamo ancora ritrovare il passo di prima. Intanto però i tre punti ci sono lo stesso: le gambe arriveranno».
E il futuro bianconero sul mercato? Zero operazioni a gennaio. Lo ha detto ai microfoni di Sky il direttore generale dei bianconeri Luciano Moggi. «Ritengo opportuno pensare a quello che ha fatto la Juve finora e capire se valga la pena pensare a innesti nuovi. Io - ha spiegato Moggi - penso di no perché la nostra panchina è fatta da nazionali e stiamo bene in questa maniera. A noi non servono riserve, prendiamo solo giocatori che facciano i titolari».
Invece è andato male al presidente del Palermo Maurizio Zamparini il ricorso alla cabala per fermare la capolista. L'anno scorso, quando il numero uno della società rosanero non era allo stadio, i palermitani vinsero 1-0.
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