Alessandro Parini
Prima di tutto il resto e nonostante tutto il resto, tre punti questa sera contro il Parma. Così la pensa Capello, né cera da dubitarne troppo: «Tutto quello che sta succedendo intorno a noi avrà leffetto di caricarci ancora di più. Cerchiamo di non leggere e non ascoltare nulla e nessuno, ma è inevitabile che qualche eco giunga fino a noi: la strada che dobbiamo seguire però la conosciamo benissimo, il resto non ci deve interessare». Un po infastidito, però, Capello mostra di esserlo: «Non faccio il direttore di un giornale né quello di una testata televisiva: per svelenire il calcio, basterebbe parlare solo di quello che succede in campo e dei prossimi impegni che aspettano le varie squadre, non sempre e soltanto di polemiche e sbagli arbitrali. Lo vogliamo capire o no che in campo tutti possono incontrare una giornata storta? Capita a un attaccante di sbagliare gol a porta vuota, perché non dovrebbe avere problemi un arbitro o un guardalinee? Dattilo e il suo assistente sono stati massacrati, ma lerrore commesso è stato lo stesso di Juve-Roma di Coppa Italia sul gol di Mancini: solo che in quelloccasione nessuno ha detto nulla. Noi sappiamo di essere forti e restiamo tranquilli: accettiamo tutto, quello che è a nostro favore e quello che ci danneggia. Ne dico unaltra: dallinizio della stagione, abbiamo avuto un solo rigore a favore». Don Fabio ne ha anche per chi ha accusato Nedved di avere fatto una sceneggiata sul fallo che ha portato allespulsione di Muntari: «Il giocatore friulano ha preso la palla, ma Pavel è stato colpito da dietro e a forbice. Non è il tipo che finge, anche se ammetto che ogni tanto rotola un po: probabilmente, non avendo caviglie e ginocchia sanissime, è un modo per difendersi». Così è.
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