Capello: «Si menano e fanno pace. Noi più nervosi»

da Torino

«Probabilmente nell'intervallo l'allenatore del Canada si è un po’ arrabbiato e ha detto ai suoi ragazzi che la partita non poteva finire sull'1 a 0. Gli avrà sicuramente detto di giocare bene ed anche in fretta». Fabio Capello, ieri non ha parlato di Juve ma di hockey. «È veramente bellissimo. E poi - ha aggiunto - si danno anche della scazzottate ogni tanto. Alla luce del sole, incredibile». Una passione, quella dell'hockey, che Capello ha maturato durante l'esperienza nella scuderia Mediolanum, quando fu nominato direttore generale del settore hockey. «Un incarico durato tre anni - ha ricordato - che mi ha indotto a interessarmi a questa attività affascinante». L'Italia lo ha impressionato. «Ha fatto quello che doveva fare - ha precisato - si sono comportati bene. Hanno tenuto fino alla fine. La differenza tra le due squadre c'era, ma se l'Italia continua a giocare così ha speranza di superare la fase preliminare». Che analogie trova con il calcio? «Bisogna fare gol...

Quando partivano in contropiede o andavano a difendere rivelavano una potenza fisica incredibile». Il time out? «È prezioso per il tecnico». E il saluto finale fra tutti? Per il calcio potrebbe essere una buona proposta... ma noi, forse, siamo un po’ nervosi alla fine... ».

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