La capitale sferzata dal vento Alberi sradicati e mareggiate

Ora che è arrivato, dopo settimane di attesa, il maltempo ci fa penare. È soprattutto il forte vento a creare difficoltà, con raffiche violentissime che la notte scorsa e fino alla tarda serata di ieri hanno fatto fare gli straordinari a vigili del fuoco. In certe zone della città si è abbattuta una vera e propria tromba d’aria: danni e disagi si sono registrati un po’ ovunque nella regione. E già c’è stata una vittima: un uomo di 62 anni è morto ieri pomeriggio in un incidente stradale causato da una forte grandinata a Sutri, in provincia di Viterbo. Circa 400 gli interventi dei pompieri, soprattutto lungo il litorale, chiamati dai cittadini per rimuovere alberi e rami caduti (un albero è caduto ieri sera su un’auto in movimento sulla via Cristoforo Colombo, tra Acilia e l’Axa, provocando due feriti), cartelloni pubblicitari, antenne o per verificare la stabilità di cornicioni pericolanti e tende.Le aree più colpite sono quelle di Civitavecchia, Ostia, Torvajanica e alcuni quartieri della capitale come l’Eur. In totale sono caduti una ventina di alberi. A San Giovanni e in via Gregorio VII i rami si sono abbattuti su due vetture, ma senza provocare vittime. In mattinata, in via Porta Medaglia, a Casal Giudeo, i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per un cavo elettrico cadente, in via Vittorio Valletta, a Casal de’ Pazzi, per un cornicione pericolante. In via Porta Medaglia, a Spinaceto, il vento ha addirittura piegato un palo dell’elettricità. Disagi particolari in via Aurelia, dove sono state riscontrate delle crepe su un cavalcavia a 300 metri dal Raccordo. La zona è stata chiusa al traffico con gravi ripercussioni per gli automobilisti. Circolazione bloccata sull’Aurelia anche a causa della caduta di un grosso albero all’altezza di via dell’Acquafredda. In serata la polizia stradale ha disposto a causa della neve la chiusura dell’A24 Roma-L’Aquila ai mezzi pesanti a partire dall’uscita Tivoli-Villa Adriana. E stasera nella capitale la temperatura potrebbe raggiungere lo zero, con il rischio di gelate. Per questo la Protezione civile comunale ha già distribuito, tra i 19 municipi della capitale, 35 tonnellate di sale. La municipale è anche pronta a chiudere le strade con maggiore pendenza per scongiurare il rischio di incidenti. In vista di un ulteriore calo delle temperature sono state rafforzate le attività del Piano Inverno del Comune. Già da ieri sera sono attivi i «bus della solidarietà» realizzati dall’assessorato alle Politiche sociali per accompagnare e assistere le persone in difficoltà. Due pullman Gran Turismo da 50 posti l’uno tutte le notti assisteranno le persone senza fissa dimora e le accompagneranno nei centri di accoglienza. Lungo il percorso le vetture effettueranno una serie di fermate per consentire alle persone di salire, prendere una bevanda calda e riposarsi. In piena attività anche l’Isola della solidarietà, la tecnostruttura riscaldata montata nei giardini di Castel Sant’Angelo: garantirà 200 posti di accoglienza e distribuirà pasti caldi.Il litorale laziale è stato il più colpito dal maltempo. Ieri sono stati interrotti i collegamenti con le isole di Ponza e Ventotene. La capitaneria di Gaeta ha ordinato anche a 10 motopescherecci, usciti per una battuta di pesca con un mare forza 8 dato in peggioramento, di rientrare in porto. Mare forza sette e raffiche a 80 chilometri l’ora anche a Civitavecchia, dove ieri mattina il vento ha provocato la caduta in mare di un’automobile senza occupanti e di quattro grandi container. Un traghetto proveniente dalla Sardegna ha registrato un ritardo di tre ore e mezza e ha potuto alla fine attraccare con l’ausilio di quattro rimorchiatori. Un altro, proveniente da Barcellona, in fase di attracco ha urtato contro una banchina. Il maltempo ha provocato danni ingenti, valutati in diverse migliaia di euro, alle tecnostrutture dei terminali temporanei che vengono utilizzate da tutte le compagnie crocieristiche. Il forte libeccio ha flagellato la costa laziale per l’intera giornata. Tra i più seri interventi della Protezione civile uno in via Nettuno, a Fregene, dove un pino si è inclinato e si è adagiato sul tetto di un ristorante. All’Isola Sacra, dopo le 17, i vigili del fuoco sono intervenuti per imbracare i ponteggi di una casa in costruzione resi pericolanti dal vento. Qualche disagio anche nel porto canale, per il livello del Tevere che si è alzato molto, verso la foce, per la spinta contraria della mareggiata e per il moto ondoso che ha creato problemi agli ormeggi delle imbarcazioni. Particolarmente sferzata dal vento e dalla pioggia la Tuscia: in diversi casi le forti raffiche hanno danneggiato le linee Enel e Telecom, lasciando senza luce e senza comunicazioni telefoniche per alcune ore gli abitanti di vari centri.

I fiumi sono tutti entro il livello di guardia, solo il Marta è uscito dal letto in alcuni punti allagando un campeggio perché il forte libeccio ha impedito all’acqua di defluire in mare. Una violenta mareggiata ha colpito Tarquinia: tutti gli stabilimenti sono stati sommersi da mezzo metro d’acqua.

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