Capitalia «arruola» Spaventa

L’ex ministro guiderà la Sgr. Geronzi verso la riconferma. Abn: «Tutte le strade aperte»

Marcello Zacché

da Milano

Naturalmente la scelta non è stata fatta ieri: i contatti e la decisione risalgono come minimo a qualche mese fa. Ma certo lo sbarco di Luigi Spaventa nella squadra di Capitalia non può passare inosservato. A maggior ragione se arriva adesso, a poche ore dalla chiusura delle urne che ha sancito la debole vittoria di Prodi alle elezioni. L’ex ministro del Bilancio nel governo Ciampi del 1993-’94, nominato presidente della Consob dal governo D’Alema nel 1998, è il nuovo presidente di Capitalia AM, la Sgr del gruppo. Spaventa sostituisce Luigi Imperatori, confermato al vertice di Banca di Roma International.
Ancora una volta il gruppo guidato dal presidente Cesare Geronzi (temporaneamente sospeso dai giudici che indagano su Parmalat) dimostra abilità (Spaventa è garanzia di serietà per il delicato settore del risparmio) e grande duttilità politica, scegliendo le professionalità indipendentemente dai loro «colori». Fino al punto che ora in Capitalia Spaventa ritrova come azionista (tramite Fininvest, socio del patto di sindacato con l’1%) proprio quel Silvio Berlusconi che dodici anni fa, al suo esordio con Forza Italia, lo sconfisse nel collegio uninominale di Roma per la Camera (Politiche del ’94). Ma proprio questa equilibrata duttilità potrebbe rivelarsi la dote più opportuna per giocare, nella nuova legislatura, la partita delle aggregazioni bancarie.
Lo stesso Geronzi dovrebbe tornare in pista il 21 aprile, il provvedimento di interdizione esaurirà la propria efficacia. Il giorno prima l’assemblea di Capitalia lo confermerà presidente del cda, rinnovandogli la piena legittimità a guidare il gruppo. In questa direzione sembra assodato che si esprimerà il patto nella riunione che precederà l’assemblea. Riunione che sancirà quel consenso che in realtà è stato raccolto in queste ore, attraverso contatti informali con i diversi soci del sindacato che controlla il 31% di Capitalia e che proprio a Geronzi deve la sua genesi.
Tra questi c’è Abn Amro, che a ottobre potrebbe lasciare il patto.

Ma che proprio ieri, per bocca del suo presidente Groenink ha detto che «tutte le opzioni legate al nostro ruolo in Capitalia sono ancora aperte». In una giornata in cui il titolo, con scambi intensi, è tornato sopra i 7 euro (+0,7%), riaccendendo anche l’interesse della speculazione.
marcello.zacche@ilgiornale.it

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