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Il capitano dell’Italia è l’Emiro Cannavaro: «Giocherò in Dubai»

Il capitano della nazionale va a Dubai, giocherà le due prossime stagioni nell’Al Ahly, club degli Emirati Arabi, anche se sul sito ufficiale Uefa, il trasferimento di Fabio Cannavaro è sotto la voce Al Ahli, club del Cairo, Egitto. È solo una curiosità che nasconde un calcio ancora misterioso, anche se l’ex juventino ne parla come un traguardo prestigioso: «Erano anni che pensavo di trasferirmi lì, si corona un sogno». Ma dai! Il capitano della nazionale campione del mondo sognava Dubai e noi qui a preoccuparci dei suoi acciacchi. Ma ce ne sono tante di storie bizzarre, Real e Barcellona stanno friggendo perché Josè Mourinho è già all’attacco: «Mi ha dato più gioia eliminare il Barcellona dalla Champions che vincerla». Boato, è così che si conquistano le città, infatti Josè ha ricevuto 21 voti alle comunali di San Giovanni La Punta, uno dei 41 Comuni siciliani dove si sono svolte le amministrative. Non è stato eletto Consigliere ma non ne ha fatto un dramma perché non si può parlare di sconfitta: non era candidato. Però ha ribadito che gli servono almeno due esterni bassi, i terzini di una volta, tanto per fare due nomi Maicon e Kolarov, 35 mln per il brasiliano e almeno 15 per il laziale, poi niente è impossibile. Sotto la spinta di Mourinho, Florentino Perez ha avviato la sua strategia: Steve Gerrard. Il capitano dei reds è notoriamente molto apprezzato da Massimo Moratti e può lasciare Liverpool. Il Madrid lo sta trattando per poi rendersi disponibile a sgombrare il campo se l’Inter gli molla Maicon. Vecchie e noiose manovre che fanno solo lievitare il prezzo, ma Mourinho ha ribadito a Perez che vuole la rosa prima dell’inizio del mondiale. E l’8 luglio è la data strategica del mercato spagnolo, oltre non si possono più trattare i nazionali, tempi strettissimi per Cesc Fabregas, sotto contratto fino al 2015, dopo il no ufficiale dell’Arsenal al Barcellona, nonostante le preghiere di babbo e nonna del giocatore: «Lasciatelo tornare in Spagna». Fabregas era la business card di Rosell al Barcellona, adesso gran caos. Rosell era vicepresidente di Laporta, poi rottura completa fra i due, dopo sei mesi stava già lavorando per succedergli e in quest’ultimo periodo mai una parola di stima verso Guardiola. Alle elezioni del 13 giugno Rosell vuole vincere e Guardiola sapere se resterà: «Dopo tre anni il rapporto fra un allenatore e un club diventa logoro», ha dichiarato l’ex bresciano. Dopo la notizia dell’accordo confermato fra la nazionale inglese e Fabio Capello fino al 2012, Guardiola è più che un indizio. Lui con Roberto Baggio, compagni nel Brescia. Proprio Codino, con un ruolo in società, sarebbe la chiave per arrivare all’attuale allenatore del Barcellona, sebbene la stampa inglese scriva che Benitez sia ora molto più vicino ad Appiano. In realtà è tutto work in progress e la Fiorentina dovrà accelerare i tempi con Mihajlovic, con cui ha un precontratto firmato. L’Inter fa sapere che il nome dell’allenatore si avrà entro la prossima settimana, al massimo dieci giorni, e sarà uno che ha vinto, Sinisa non sembra rientrare nel format. Nel frattempo tutto al palo: «Non si fa mercato finche non c’è il nuovo allenatore». Il Parma l’ha trovato, è Pasquale Marino, oggi la presentazione. La nuova Juve è scatenata, è annunciato l’arrivo a Torino di Garcia Pitarch, ds dell’Atletico di Madrid, si trattano Diego e Thiago in cambio di Sergio Aguero. De Rossi ha tranquillizzato la Roma: «Resto, altrove non sarei felice».
L’ultima è bellissima. Mourinho ha raccontato che Materazzi gli avrebbe confidato di volersi ritirare: «Dopo di te, nessun altro». Matrix, informato, ha fatto sapere che non ci pensa neanche: «Voglio vincere ancora con l’Inter».

Josè se n’è proprio andato.

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