Il capogruppo Udc: «Alleati con il Pdl? Non pratichiamo la castità eterna»

Udc e Pdl insieme per le comunali? «Le basi ci sono tutte» assicura il capogruppo milanese (e unico consigliere) del partito di Casini a Palazzo Marino. Dopo l’apertura del coordinatore Pdl Guido Podestà ad un alleanza per il 2011 - nonostante la corsa solitaria dell’Udc in Provincia e Regione -, Pasquale Salvatore ammette che «le sue parole e la presenza in maggioranza in Comune nei quattro anni passati sono condizioni fondamentali per ragionare sul 2011». Tanto più che «con Letizia Moratti abbiamo lavorato bene e non abbiamo motivi oggi per dire di no» e ribadisce che «per noi non è un problema di poltrone, in Provincia e Regione le abbiamo perse». Al Pirellone l’Udc «ha scelto la discontinuità, ma non siamo lanciati verso un’operazione di “castità eterna”» risponde con una battuta. Salvatore pone già alcune condizioni: «Sosterremo un proposta forte per il quoziente familiare sulle tasse locali, sul potenziamento dei mezzi pubblici e sul rinnovo delle vecchie caldaie». La presenza dello scudocrociato «deve contribuire a spostare il baricentro dell’alleanza e il governo cittadino verso posizioni moderate». Come si coniuga con l’ondata leghista che sta travolgendo anche Milano? «Non spetta a noi fare il lavoro di sintesi», avverte Salvatore.


Il capogruppo del Carroccio Matteo Salvini assicura che «la Lega non ha pregiudizi, più che di poltrone con i democristiani bisogna parlare di programma: vediamolo, anche se non sarà molto simile al nostro». E punzecchia: «Certo è bizzarro fare opposizione in Provincia e Regione e accomodarsi in maggioranza in Comune».

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