Stavolta Luciano Spalletti se lè cercata. Prosegue il tabù toscano per una Roma troppo simile a quella dellanno scorso per cercare di invertire una rotta già percorsa. Testardaggine tutta toscana. Il 3-0 subito a Siena, seconda sconfitta in campionato e prima in trasferta di questa stagione, sa di capolinea (meno 8 dallInter) e dimostra che se si comprano talenti come Cicinho e Giuly, (il migliore dei suoi una volta entrato) vanno fatti giocare, punto. Sennò meglio risparmiare. I ruvidi Taddei e Perrotta vanno bene per arrangiarsi. Su Totti centravanti, infine, è la solita estenuante solfa: «Non è in forma».
La cronaca racconta una partita dominata dal Siena. E infatti il mister non cerca scuse. E naturalmente rende onore ai nerazzurri, tosti come rocce e anche fortunati. «Abbiamo perso giustamente la partita e forse anche la possibilità di arrivare allo scudetto. La gara labbiamo sbagliata, è colpa mia perché la squadra mandata in campo nel primo tempo non si è comportata bene».
Solo un approccio sbagliato, insomma, una questione puramente psicologica. «Siamo scesi in campo senza la giusta mentalità, quella che ti fa vincere le partite in trasferta. Nel secondo tempo abbiamo lottato di più ma il Siena ha fatto vedere che ci teneva di più e ha meritato i tre punti, la differenza sta tutta qua - ammette lallenatore - ma con queste ricadute, che ormai sono diventate troppe, non è possibile ambire a traguardi importanti». Una frase in parziale contraddizione con lanalisi fatta poco dopo: «Oggi abbiamo sbagliato tutti, ma il campionato non è ancora finito».
Sarà, ma limpressione è che alla Roma non resti che la Champions League, anche se francamente il Real Madrid che sabato sera si è fatto battere per 2-0 dalla matricola Almeria sembra davvero fuori portata. «Manca ancora molto alla gara di andata - taglia corto Spalletti - cominceremo a pensarci una settimana prima. Sono certo che ci faremo trovare pronti allimportante appuntamento».
Allora, campionato finito per colpa dei giocatori, o forse cè di mezzo qualche decisione penalizzante da parte degli arbitri? Il mister sorride e poi cede allitalica tentazione: «Mah, se proprio ci tenete a saperlo ci sentiamo un po in credito con le decisioni arbitrali, non ci lamentiamo ma non siamo stati aiutati dai fischietti, tutto qua».
Pagelle. Peggiori in campo de Rossi, Totti e Perrotta, appena sufficiente Mancini, ottimo infine Giuly, pronto a tornarsene in panchina: puro masochismo.
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