Non è un vero Natale senza il presepe. Oltre a quello dei commercianti allestito in una baita di fronte all'Arcivescovado e realizzato dall'associazione di artigiani San Gregorio Armeno di Napoli, si può già visitare il Presepe del Gernetto al Museo Diocesano: è composto da sessanta figure sagomate, dipinte a tempera su carta e cartoncino da Francesco Londonio (1723-1783), artista lombardo specializzato in scene campestri, animali e, appunto, presepi. Quest'anno il presepe di carta si arricchisce di tre nuove figure e di due quinte sceniche, arrivate al Museo grazie alla donazione di Raffaello Pini e restaurate per l'occasione con il supporto di PwC Italia. "La riapertura della sala del presepe è un segno dell'attesa del Natale - ha detto la direttrice del Museo Diocesano Nadia Righi - Siamo grati a PwC Italia che ha permesso di completare il restauro di quest'opera così identitaria per il Museo". Dal 6 dicembre al 10 gennaio, nel Cortile dell'Arcivescovado (piazza Fontana 2) si potrà ammirare il presepe che riproduce una delle cappelle del Sacro Monte di Varese. Il presepe è composto da nove sagome che riproducono le statue in terracotta della terza Cappella del Sacro Monte sopra Varese. All'interno di una capanna di legno le figure si esprimono con gesti e mimica del volto, evocando l'atmosfera di un piccolo teatro montano. Realizzata tra il 1623 e il 1635, la Cappella è la terza delle 14 del percorso, dedicate al mistero del Rosario: qui sono raffigurati quattro pastori, Maria, Giuseppe e il Bambino, accompagnati dall'asino e dal bue, tutti in grandezza naturale.
L'idea di esporre questa Natività nel cuore di Milano nasce dal desiderio di riproporre una sacra rappresentazione statica fedele all'intuizione di San Francesco, che desiderava "vedere il Natale di Cristo". Visite gratuite senza prenotazione, dal 6 al 23 dicembre e dal 7 al 10 gennaio: dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18. Sabato: dalle 9 alle 12.30. Chiuso nei giorni festivi.