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CARAIBI

Può capitare di trovarsi nel bel mezzo di un roboante carnevale o catapultati in una festa tradizionale, quella del 24 dicembre, anche se si è a giugno. Può succedere di incontrare reporter famosi alla Bodeguita del Medio, mentre sorseggiano un fresco mohito. Di sentirsi Robinson Crusoe, sperduti su un’isola deserta o di imbattersi in Eusebio Leal, «l’uomo più importante della città» mentre passeggia sotto il sole.
Benvenuti a Cuba, paese dai diversi volti, dalle mille sfaccettature, dalle varie tradizioni, ma dall’unica Storia, quella della sua rivoluzione. Impossibile dimenticarsi anche per un solo istante, cosa è Cuba e cosa è stata. I cartelloni che inneggiano alla «Revolucion y al socialismo» lo rammentano a ogni curva. Dietro ogni volto si nasconde quello di Che Guevara. Dall’altra parte la spiaggia bianca e sottile, come borotalco, l’acqua cristallina e tiepida, le mangrovie e le palme, il ritmo del son vi faranno dimenticare in men che non si dica da dove venite.
La stagione forse migliore per trascorrere una vacanza nell’isola caraibica è quella che va da fine aprile a ottobre: questa è l’estate, capace di regalare splendide giornate di sole, cielo blu e aria fresca, soprattutto in riva al mare. Il paradiso di Cayo Santa Maria «la terra più bella che un occhio umano abbia mai veduto» come la definì Cristoforo Colombo nel lontano 1492, si raggiunge attraverso una diga-terrapieno, che conduce a un arcipelago di cayos, bianchi isolotti corallini, l’ultimo dei quali è Cayo Santa Maria. Un assaggio dello splendore che attende i turisti - il Cayo è vietato ai cubani - lo offre la strada, lunga e stretta, che attraversa chilometri di laguna, popolata solo di mangrovie e aironi. Un vero paradiso per chi ama il mare e le terre incontaminate. A Cayo Santa Maria vi porta «Un altro sole», tour operator specialista su Cuba. Fino all’8 luglio, una settimana all inclusive, compreso volo e trasferimenti costa 1150 euro a persona in camera doppia (per informazioni e prenotazioni «Un altro sole» 02/5731321, www.unaltrosole.com).
Da non perdere l’escursione in giornata con il catamarano Zeus che parte tutti i giorni dalla marina di Cayo Santa Maria: solo così avrete la possibilità di ammirare i coralli ventaglio che ondeggiano sul fondo del mare cullati dalle correnti, incontrare barracuda e pesci dai meravigliosi colori. Potrete anche provare il brivido di passeggiare su un’isola completamente deserta, abbandonata in mezzo al mare trasparente, e gustare una fantastica aragosta alla brace direttamente a bordo. Il tutto accompagnati, come d’altronde è regola a Cuba, da ritmi caraibici e cocktail all’«erba buena», ovvero la menta.
Ma Cuba non è solo questo (per informazioni www.cuba-si.it, Ufficio del Turismo di Cuba: via G. Fara 30, 02/66981463). Da Cayo, infatti, sono molte le escursioni che si possono fare, questa volta via terra (tour dell’isola con Un altro sole, fino al 30 giugno prezzi da 1350 euro per una settimana, dal 1 -23 luglio 1450): Remedios, nella provincia di Santa Clara, è una suggestiva cittadina coloniale famosa per le Parrandas, la tradizionale festa del 24 dicembre che affonda le sue origini nella notte dei tempi. Qui il giorno della Vigilia, i due quartieri della cittadina, El Carmen e El Salvador, si sfidano a colpi di carri colorati, musica, canti e danze. Se non capitate nel periodo giusto o se non siete abbastanza fortunati da trovarvi nel bel mezzo di una «dimostrazione», potete sempre visitare il Museo delle Parrandas, che vi darà solo un assaggio dei colori e dell’atmosfera della festa. Potrete però consolarvi visitando la Chiesa di San Juan Bautista, lì il signor Virginio vi accompagnerà alla scoperta dei gioielli che la chiesa francescana del 1550 custodisce, dallo splendido altare d’oro, candidato a diventare patrimonio dell’Umanità, alla statua della Madonna incinta, rarissimo esemplari al mondo.
Un’atmosfera suggestiva e quasi sacrale avvolge la cittadina di Santa Clara, «capitale» della Revolucion: fu qui che la notte di Capodanno del 1958 l’esercito dei «barbudos» sconfisse i soldati di Batista. A Santa Clara è possibile visitare la tomba che raccoglie le spoglie, portate dalla Bolivia, del condottiero argentino e dei suoi uomini, il mausoleo, l’imponente monumento a Che Guevara e l’interessante museo che raccoglie testimonianze, documenti, fotografie e cimeli.
Infine eccoci all’Havana.

Impossibile seguire un filo conduttore nella visita della città coloniale: ogni occasione è buona per distrarsi: un daiquiri al Floridita, una puntata al negozio di sigari, l’irresistibile ritmo della musica popolare a ogni angolo dell’Havana Vieha, patrimonio dell’Umanità, una partita a domino con i vecchi del quartiere. Il brivido di osservare la città dalla stessa finestra da cui si affacciava Hemingway, stanza 155 hotel Ambos mundos o, per i più mondani, dal 25esimo piano dell’hotel Havana Libre. L’Havana sarà ai vostri piedi.

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