Carceri sovraffollate: in uno su tre i detenuti sono il doppio del dovuto

«Troppi detenuti costretti a vivere in spazi ridottissimi, dove crescono le tensioni anche in relazione all’approssimarsi delle Feste natalizie. Vi sono insomma tutte le condizioni per sostenere che nella carceri italiane non vi è proprio nulla da festeggiare. Alla data del 10 dicembre 2009 vi erano 34 dei 204 istituti penitenziari italiani che ospitano più del doppio delle persone previste, pari al 16% del totale. 171 sono invece le carceri fuorilegge che superano la capienza regolamentare cioè l’83% del totale. Il totale delle persone detenute è di 65.774, oltre 22.500 in più, tra uomini e donne (pari al 152%), di quelle previste dai posti disponibili». È quanto dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.
«Tutto ciò viene ormai comunemente riassunto con la parola sovraffollamento - continua - ed è un termine talmente inflazionato che questi numeri non fanno più notizia. Per noi del Sappe invece, il Sindacato più rappresentativo della Polizia Penitenziaria, si tratta di condizioni di lavoro e di vita impossibili da sostenere ed oltre al danno di cercare di lavorare in condizioni simili si aggiunge l’altro danno di essere considerati la causa del problema visto che ormai l’attenzione si è spostata su presunti, ripetiamo, presunti abusi da parte di singoli poliziotti». Gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria - prosegue Capece - sono i primi e finora gli unici rappresentanti dello Stato che stanno subendo le conseguenze di comportamenti isterici di politici che sembrano non tenere conto del loro impegno assicurato 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno.

Alcuni politici dell’opposizione si ergono a paladini della giustizia e difensori dei diritti dei detenuti mentre non fanno altro che cavalcare l’onda della protesta nei nostri confronti che loro stessi hanno generato senza mettere in piedi una proposta seria e precisa su come uscire fuori da questa emergenza».

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