Il cardinale Rouco: tuteliamo la famiglia

L’arcivescovo di Madrid a «El Mundo»: ciò che sta accadendo è molto grave

da Madrid

«Un gay è una persona, un figlio di Dio che ho il dovere di rispettare e aiutare per quel che mi concerne», ma «quel che sta succedendo riveste una notevole gravità: con le modifiche legali che si vogliono portare a termine, la famiglia rimarrebbe completamente senza protezione». Il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, non lascia margini di trattativa e mostra senza esitazioni il proprio disappunto per il progetto di legge in favore dei matrimoni gay. L’intervista rilasciata dal porporato al quotidiano spagnolo El Mundo, acquista ancora più forza nel giorno nel giorno della marcia contro le unioni omosessuali.
«La nostra intenzione - ha spiegato Rouco - è quella di sostenere le famiglie da un punto di vista dottrinale, da quello della loro presenza nella società e da quello personale: in fondo molti di loro sono cattolici e credo si meritino questo appoggio da parte nostra», ha spiegato sostenendo la sua partecipazione alla dimostrazione. «Non si può trattare allo stesso modo del matrimonio una formula di convivenza che non può prestare dei servizi fondamentali alla società», ha concluso il cardinale.


Oltre a Rouco Varela, alla manifestazione hanno partecipato anche i tre vescovi ausiliari della diocesi madrilena e i titolari di Getafe e Alcalà de Henares, l’arcivescovo di Granada Javier Martinez e il primate di Toledo, Antonio Canizares. Anche la Conferenza Episcopale spagnola ha espresso il proprio sostegno alla manifestazione, così come il principale movimento di opposizione, il conservatore Partido Popular.

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