Dalle dimissioni di Boffo alla Lega, da Expo ai «cattocomunisti». Il cardinal Dionigi Tettamanzi non si è tirato indietro e ieri, alla presentazione dell’anno pastorale, ha risposto alle domande dei giornalisti. A cominciare dalle più delicate. Sul caso Boffo l’arcivescovo si domanda «quale sia il vero problema: la vicenda personale dell’ex direttore di Avvenire o quella di usare questa vicenda in modo indebito? Più di uno ha letto in tutto ciò un’aggressione alla Chiesa e alle sue prese di posizione». Il commento è stato preceduto da una dichiarazione di solidarietà all’ex direttore «in una situazione difficile e di prova» e dal riconoscimento «dell’impegno e dedizione in tanti anni di lavoro». A proposito di mass media e Chiesa Tettamanzi si chiede se «dai giornali emerge la Chiesa del Vangelo, quella vicina alla gente che dovrebbe portare speranza e dare sicurezza o un volto alterato e distorto?». Questione Lega. «Non escludo Bossi, sono il vescovo di tutti anche dei leghisti. Tante volte però vedo sottolineato con forza la questione di queste benedette radici cristiane. Le radici sono importantissime ma il Signore ci giudica non a partire dalle radici ma dai fiori e dai frutti». E i cattocomunisti? «Chi sono? - si chiede Tettamanzi - Io parlo di uomini, di cristiani e mi riferisco a quell’unica etnia di fondo che è la famiglia umana».
L’arcivescovo sostiene poi che il tema di Expo 2015 «Nutrire il Pianeta» sia stato finora in secondo piano rispetto ai problemi organizzativi «pure necessari». E ha nominato Erminio De Scalzi, già abate di Sant’Ambrogio e vescovo vicario, suo delegato per la manifestazione del 2015.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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