Ma Caressa batte Ilaria D’Amico

Il compito era quello di sentire la voce di Sky Sport, alias Fabio Caressa, l’uomo con la valigia ai tempi di Berlino 2006 e che ha lasciato la cabina, per trasferirsi, seguito dal fedele Beppe Bergomi, nello studio che fu il regno di Ilaria D’Amico. La sua risposta è stata lapidaria: «Dovete passare dall’ufficio stampa di Sky». Si può capire: qualche tempo fa fu proprio lui, Fabio Caressa, a raccogliere il grido di dolore dell’editore australiano e a firmare una intervista sul Corsera per protestare sulla decisione del Governo italiano di Silvio Berlusconi di elevare l’Iva al 20% abolendo lo sconto riconosciutogli dal precedente governo Prodi. Dall’ufficio stampa, interpellato prontamente, la palla è rimbalzata ai vertici aziendali con la promessa di «sdoganare Caressa» autorizzandolo a scendere in campo per difendere i numeri dell’azienda e della sua trasmissione, impreziositi tra l’altro da un confronto, favorevolissimo, rispetto ai tempi della D’Amico. Per capirsi con linguaggio calcistico: dai primi di gennaio 2010 Caressa batte D’Amico tot a tot. Ma dopo ulteriore consultazione interna e proposta, dell’ufficio stampa di dirottare l’intervista da Caressa all’inquilino di un’altra stanza di Santa Giulia, Sky sport ha chiuso le porte. «Non parla nessuno, non siamo abituati ad alimentare la guerra delle cifre» la spiegazione ufficiale.
Eppure, a fine serata, per la serie tutto il mondo è paese, dagli uffici di Sky è giunta una piccola porzione di dati utili a correggere il trionfalismo Mediaset. E infatti ecco la risposta Sky sul mercoledì calcistico: la partita più vista è stata Inter-Livorno per un totale di 609.728 (spettatori divisi così, Sky 413.728, Mediaset 196.

000), seguita da Parma Milan dove si registra il ribaltone (e cioè su un totale di quasi 600 mila Sky raggiunge 280.888 mentre Mediaset salta a 317.000) e da Bologna-Roma dove si registra quasi un pareggio (Sky 285 mila, Mediaset 261 mila tondi tondi). Ci avete capito qualcosa?