Una grande prova dattore per una irresistibile farsa di matrice kafkiana che tira in ballo i guasti provocati da una società sempre più vanitosa, pronta ai lifting e ai ritocchi estetici pur di guadagnare consensi. Che cosa succede infatti se un giovane adone dellempireo cine-televisivo si risveglia allimprovviso con la faccia di un uomo più anziano, per di più non particolarmente attraente?
Carlo Delle Piane si fa burle di sua maestà la vanità privilegiando i contenuti di una carriera forgiata sul talento, e si prepara a festeggiare i suoi primi sessantanni di attività cinematografica con un grande debutto teatrale. Da stasera al 26 ottobre infatti al Teatro Sala Umberto il celebre «brutto» (ma bravo) dello spettacolo italiano, in scena con Erica Blanc e lautrice della piéce Sabrina Negri Calderoli (la moglie del ministro per la Semplificazione amministrativa Roberto Calderoli), è lironico protagonista di «Ho perso la faccia», per la regia di Renato Giordano.
Una farsa semitragica che ironizza sia sul culto effimero della bellezza, naturale o artificiale, sia sui processi di mutazione del «maschio» italiano, che in materia di vanità ormai è sempre più in gara con luniverso femminino. Facendo leva sui meccanismi oliati della commedia degli equivoci e attraverso elementi dissacratori, lo spettacolo racconta la sibillina vendetta (compiuta a colpi di bisturi) di un chirurgo plastico ai danni delluomo che gli ha concupito la moglie. Quando sul tavolo della sala operatoria il medico individua il giovane amante di sua moglie - volto adorato dal pubblico del piccolo schermo - non resiste alla tentazione dello scambio dei connotati ed effettua, con la complicità del suo staff, una elaborata doppia operazione dalle diaboliche conseguenze. Come in un film americano di una decina di anni fa (Face off, diretto da John Woo e interpretato da Nicolas Cage e John Travolta) il giovin attore si risveglia dallanestesia con un nuovo profilo, impossibile da accettare: quello dellanziano chirurgo. Viceversa il medico, un ex sessantottino dagli ideali ormai tramontati, proverà sulla sua pelle, è proprio il caso di dirlo, il brivido mai provato dessere annoverato tra i belli.
«Adoro fare teatro periodicamente, per questo ho chiesto a Sabrina Negri di scrivere un testo divertente.
Al Teatro sala Umberto, in via della Mercede, 50. Biglietteria aperta dal lunedì al sabato dalle 10,30 alle 19 e la domenica dalle 14 alle 17. Tel. 066794753.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.