Dopo aver dedicato le ultime stagioni della sua ricerca ai prediletti Pirandello e Molière da tempo al centro della sua ispirazione di funambolo di classe, che da sempre scorge la fiammella esilarante del riso nel fondo di una ferita dellanima, ecco Carlo Cecchi alle prese col dittico più anomalo che si possa immaginare. Quello formato da uno «stuck» paradossale del grande solitario Thomas Bernhard e da un vivacissimo apologo del nostro Eduardo. Come dire unaffettuosa liaison, appena incrinata da un nonsense ai limiti dellassurdo, tra la Mitteleuropa alle prese con lo svecchiamento della tradizione teatrale e lanima solare di una Napoli pervasa del brivido nostalgico del teatro di piazza. Riassunta nellinedito Claus Peymann compra un paio di pantaloni e viene a mangiare con me dellaustriaco e nel famoso Sik Sik l'artefice magico della grande anima partenopea.
Dove, nel primo, assistiamo a una disputa tragicomica tra Peymann, uno dei più grandi registi teatrali della nuova Germania appena giunto ai vertici dellistituzione princeps dellex-Austria Felix, il glorioso Burgtheater, e il direttore organizzativo Beil. Che raggiunge lapice in un parossistico scambio di battute deliranti sferrate come palle da tennis in un torneo dallesito continuamente rinviato. In cui la nevrosi dellintellettuale si macera allombra dellincubo ricorrente del denaro finché lintellettuale della scena non troverà linterlocutore che gli compete nellombra viva dellautentico autore del testo.
Un Bernhard che, una volta tanto, non parla del ricorrente fantasma del suicidio che sovrasta tutta la sua opera. Mentre, a fantastico contraltare, ecco nella seconda parte affacciarsi lEduardo anni Trenta che celebra nei fatti e ricrea nel favoloso spirito del «Cunto de li cunti» del Basile lepopea degli illusionisti sbrindellati e geniali. Quelli che giocano con colombe vere e finti cassoni ermeticamente chiusi dal cui doppiofondo è destinata ad emergere, se Satana non ci mette lo zampino, la donnina discinta rinchiusa a doppia mandata davanti allocchio incredulo del popolino.
CLAUS PEYMANN COMPRA UN PAIO DI PANTALONI... - di Bernhard - SIK SIK LARTEFICE MAGICO - di Eduardo Regia e interpretazione di Carlo Cecchi. Roma, Teatro Valle, fino a domenica.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.