Cultura e Spettacoli

Carlo Conti: senza vallette nude prendo «L’eredità» di Amadeus

Lucio Giordano

da Roma

Scherzi del destino. Nel 2000 Carlo Conti aveva ceduto il testimone del preserale In Bocca al lupo ad Amadeus. Adesso è lui a raccoglierlo dal collega. Dal 4 settembre, su Raiuno alle 18.50, il presentatore toscano condurrà infatti la quinta edizione de L'Eredità, il programma prodotto dalla Rai e da Magnolia, la società di Giorgio Gori. Il bello è che si scontrerà, nello stesso orario, proprio con Amadeus, passato nel frattempo a Mediaset: «Ma combatteremo cavallerescamente: siamo amici», spiega Carlo Conti perennemente abbronzato e rilassato dopo la solita estate trascorsa a Castiglioncello.
Gli sarà pure amico, però quella che Amadeus gli lascia è un'eredità pesante, visto che ogni pomeriggio il quiz veleggiava intorno al 27 per cento di share: «Ma la cosa non mi preoccupa - dice Conti -. Tornare al preserale mi dà una grande gioia perché vuol dire andare dritti nel cuore della gente. Del resto mi hanno messo a disposizione una Ferrari, con diversi ritocchi spero di renderla ancora più veloce».
Va detto infatti che portandosi appresso la propria squadra di autori, il presentatore apporterà sostanziali modifiche al programma. Dei sei giochi del quiz rimarranno la Ghigliottina e la Scossa, senza la Civitillo che ha seguito il suo compagno a Mediaset. Gli altri cambieranno, mentre la prima parte del programma verrà ravvivata. Come la scenografia.
Ma la vera novità de L'Eredità è l'ingresso in squadra di quattro universitarie: Sara Facciolini, Roberta Morise, Elena Ossola e Angela Tuccia. Un paio di loro hanno partecipato anche a Miss Italia. Dunque, belle. Anche brave o solo raccomandate? «Brave, brave - sottolinea Conti -, sono tutte laureande: in veterinaria, in chimica, in lettere, in psicologia. A loro mi rivolgerò per chiedere un parere, per affrontare temi di cultura generale. Scherzando ma non troppo le chiamerò professoresse».
Ah, meno male, avevamo già pensato al ritorno in grande stile di vallettopoli. Il placido Conti si mette a ridere: «Non scherziamo. Tempo fa ho letto che avrebbero messo una raccomandata in un mio programma. Non è successo perché io non accetto questi ricatti e chi lavora con me si deve sottoporre a regolare provino. Certo, poi, Miss Italia è un bacino molto ricco da cui pescare a piene mani. Quasi tutte le vincitrici delle ultime edizioni si sono ricavate uno spazio nel mondo dello spettacolo».
Un giudizio di parte. Conti condurrà per il quarto anno consecutivo Miss Italia, dal 12 al 18 settembre prossimi. Novità certa: per un paio di serate non ci saranno ospiti. Uniche artefici, le cento ragazze finaliste. Che festeggeranno i dieci anni esatti del presentatore in Rai: «Un matrimonio che non conosce crisi, racconta lui. Hanno detto che sono il tappabuchi di Viale Mazzini. Ma poi alla fine ho condotto tutti i programmi più importanti della Rai. Mi manca solo Sanremo. Però ho soltanto 45 anni, per quello ho il tempo che voglio.

E poi il festival è una brutta gatta da pelare: non è detto che sarebbe una promozione».

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