Cronaca locale

Carne di pollo sempre più giù Consumi crollati dell’80%

Camera di Commercio: prezzi in discesa ora è la bistecca a costare più cara

Barbara Carrer

Il settore aviario al «collasso»: tutta colpa della psicosi dell’influenza dei polli che ha ridotto, dice l’Unione del Commercio, dell’80 per cento i consumi di quella carne bianca che, fino a poco tempo fa, era la preferita dai milanesi.
Vendite crollate, ma anche riposizionamento dei prezzi: carni avicole in ribasso, carni rosse in rialzo. È quanto emerge da un’indagine della Camera di Commercio (su dati del registro imprese al terzo trimestre 2005 e dell’osservatorio prezzi a novembre 2005). «Si registra - si specifica - un calo del 40 per cento in un anno e una diminuzione del 15 in un mese per le carni all’ingrosso, mentre quelle al dettaglio vedono una discesa di appena il 2 per cento in un mese e del 1,6 per cento in un anno». All’ingrosso, il prezzo del pollo allevato (vivo, di taglia medio-leggera) è sceso del 15 per cento circa, da ottobre a novembre. In un anno, dunque, del 40 per cento.
Non registrano, invece, variazioni le uova al dettaglio. Una confezione da sei costava a ottobre circa 1,22 euro, così come a settembre. La spesa si alza a 1,95 euro in entrambi i mesi, se la produzione è biologica. Ulteriori rincari per le uova all’ingrosso: un chilo a ottobre era quotato da 0,8 a 0,9 euro, a novembre da 0,9 a un euro con una variazione dall’11 al 15 per cento.
E se il settore avicolo lombardo stringe i denti e, dopo lo spauracchio influenza, sottopone i volatili a rigidi controlli, quello bovino registra un considerevole rialzo. Questi i dati: il prezzo al consumo di un chilo di filetto è cresciuto da settembre a ottobre dello 0,6 per cento. Lo stesso vale per la tanto bistrattata cotoletta, le cui sorti avevano destato tra schiere di macellai meneghini. Si può tranquillamente parlare anche di «trionfo» del bovino all’ingrosso: in un anno i prezzi delle carni di mucca sono sensibilmente saliti. Per alcuni tagli i prezzi sono addirittura raddoppiati. Parlando di allevamento di animali (tema che non è mai stato di così grande attualità), a Milano e provincia sono più di 870 le imprese che operano nel settore. Cifra che, nell’ultimo anno, ha registrato un aumento pari al 3,1 per cento. Tra queste il 7 per cento si occupa, in particolare, del settore avicolo.
Per dare una mano a questo settore, l’Unione del Commercio e l’associazione degli operatori grossisti avicunicoli promuovono, domani, dalle 11 alle 16, ad Affori (piazza Santa Giustina) una distribuzione gratuita di croccanti bocconi di pollo italiano allo spiedo: l’«Operazione simpatia» si propone di arginare la psicosi dell’influenza aviaria.

Infine, il tema dell’allevamento di animali (in particolare si è parlato di prevenzione, controllo e strumenti tecnici), è stato al centro del convegno di ieri organizzato dalla Camera di Commercio insieme ad Assotec.

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