Nella lettera inviata ai dirigenti scolastici e ai docenti il ministro Fioroni definisce la scuola come il «cantiere della piena cittadinanza» e si augura che chiunque operi dentro la scuola partecipi attivamente a processi condivisi per realizzare questa immagine di scuola. Mi spiace, ma io disobbedirò. E lo farò per una ragione molto semplice, non certo perché io ho unaltra idea di scuola sarebbe anchessa del tutto arbitraria ma perché la natura della scuola non è di essere il cantiere della cittadinanza, bensì il luogo in cui si educa la persona secondo il metodo della libertà.
Se la scuola fosse il luogo della cittadinanza, meglio abolirla, perché sarebbe lo strumento di quello che Pasolini chiamava il processo di omologazione, un processo che annulla lio e rende tutti uguali.
Caro Fioroni, la scuola non è il cantiere della cittadinanza
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