Massimo Corsaro, storico esponente di Alleanza nazionale, non è mai stato tenero con le scelte politiche di Gianfranco Fini. Adesso preferisce moderare le parole, ma non rinuncia a esprimere tutto il proprio dissenso: «Con lobiettivo di recuperare centralità politica, ha scelto posizioni distanti sia dalla sua stessa tradizione che dal sentimento degli elettori del Pdl». E ancora: «Sono orgoglioso del Pdl, non seguirei mai Fini». Corsaro prevede che in Lombardia in pochissimi, quasi nessuno, sarebbero pronti a mettersi a imitare il presidente della Camera: «I dirigenti e gli elettori qui più che altrove hanno sofferto le sue prese di posizione in materia di sicurezza e di immigrazione. Poiché la battaglia sullidentità appartiene alla tradizione della destra, la virata di Fini è stata meno apprezzata che altrove».
Nonostante le cautele, emerge un certo sollievo per il fatto che luscita di Fini possa aiutare a eliminare le ambiguità del Pdl e a rendere il partito più competitivo verso la Lega: «Il partito di Bossi ha approfittato delle nostre divisioni interne, spesso speculando».«Caro Gianfranco, se lasci il Pdl qui non ti seguirà nessuno»
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