«Caro Mario, capisco lo stress ma non si calpestano i colori»

Federica si tuffa nelle cascate della Marmora. No, non è impazzita. È solo uno spot. E guai ad imitarla. Qui tutti pazzi per lo sport. Uno butta la maglia, quella si butta nelle cascate. Ma che mondo sarà mai? Occhio alle allucinazioni. Balotelli sta diventando la pecora nera (non vuol esser una battuta sulla pelle), Federica Pellegrini diva e donna. Una bella differenza. Anche se c’è passata pure lei: Federica conosce il brutto della pressione, del sentir un mondo che ti gira male, il fastidio delle critiche, soprattutto quando guardi con occhi da ragazzino.
A Madrid, anno di grazia 2004, aveva solo 16 anni, s’infilò nel tritacarne dell’essere o non essere: prima agli europei di Madrid, poi alle Olimpiadi di Atene. Sbuffi e lacrime, musi lunghi e ping pong di dispetti con giornalisti e affini. Federica cominciò a perdere con dispetto e a vincere, quasi senza gustarsi il bello del risultato. Ora ha 22 anni, ha conquistato tutto o quasi. Anche gli sponsor. Regina di danari, non solo di ori. «Andiamoci piano», dice lei. «Noi non guadagniamo come i calciatori, le cifre sono notevolmente più basse». Vero, Enel conferma.
Ieri la Pellegrini era a Milano per presentare la quarta azienda del suo pedigree pubblicitario: Mizuno, Barilla (Pavesini), Armani ed ora Enel che, grazie a lei, invierà sugli schermi d’Italia il messaggio delle nuove offerte Energia. La novità sta nello spot. «È stato il primo della mia vita, due giorni di prove, duro e divertente, l’ho rivisto con emozione», ha raccontato lei, infilata nella cornice del ristorante Trussardi in piazza della Scala, pieno centro di Milano. Vertiginosi tacchi a spillo, gambe lunghe che ti fan venire un nodo in gola, abito appunto da diva e donna ma senza lasciar nulla immaginare. Il fidanzato è siciliano e lei ne conosce i lati deboli. Perfino più affilata nel fisico, a dimostrare, finalmente, che il nuoto fa bene.
Due ore prima Federica era in piscina a Verona, dopo un pasto svelto ci sarebbe tornata per altre due ore di allenamento. «Sugli allenamenti non si sgarra», ha spiegato. Quasi fosse un consiglio a Balotelli. Al quale lei, juventina, quindi in contrasto per ben altri motivi, ha regalato qualche suggerimento. Conoscendo il problema. «Da certi punti di vista lo capisco. Sono passata anch’io attraverso critiche e stress. Però...».
Federica, dicono le ricerche di mercato, in Italia vien vista come la regina dei vincenti. Ecco la ragione per cui è stata scelta dal nuovo sponsor: Fede è una italiana sulla quale non hai dubbi, riconosciuta vincente più di Valentino Rossi, dei calciatori e chi altri. Per esserlo bisogna conoscere e riconoscere certi valori. Ed è questo che la Pellegrini ricorda a SuperMario. «È giovane, penso debba crescere, però deve capire l’importanza di una squadra e il rispetto del vestire una maglia. Non si calpestano i colori. Così non si fa». Il problema sta sempre nella testa dell’atleta, e magari nella capacità di indirizzarla. A Federica è successo di recente, ai mondiali di Roma. Ne disse quattro alle sue compagne di staffetta. «Se serve, si fa un rimprovero generale. Dopo quella strigliata, in effetti i tempi della nostra staffetta migliorarono».
Insomma per vincere bisogna soffrire e saper soffrire, questo il discorso implicito. In tal senso la Pellegrini ha testa dura e disponibilità immensa. Certo, non perde occasione di ringraziare l’ultimo maestro di sport e vita, Alberto Castagnetti (guarda, guarda, tifoso dell’Inter) che l’ha condotta per mano nei momenti difficili e, prima di morire, l’ha vista trionfare a Olimpiadi e mondiali. Oggi la Pellegrini è diventata anche regina di danari. Lo spot Enel l’ha messa sui blocchi di partenza e l’ha fatta lanciare nelle cascate della Marmora, le ha fatto anche comporre un podio a sua misura, ovviamente da prima della classe: il tutto per poco più di 300mila euro, testimonial per un anno. Anche se, attraverso altre campagne, dovrebbe arrivare ai 500mila euro. «Federica è una ragazza molto signorile, non fa storie sulle cifre. Chiede soltanto di non aver troppi impegni e vincoli per essere libera negli allenamenti», racconta lo sponsor.
Oggi la Pellegrini vale, sul mercato, un montepremi di circa 2 milioni di euro, ai quali aggiunge i premi (anche degli sponsor) su ciascun piazzamento da podio. Tutto è finalizzato al 2012, dopo non si sa. Quest’anno assaggio agli europei di Budapest, l’anno prossimo i mondiali di Shanghai. Ai Giochi di Londra, Federica tenterà il poker.

«Quattro gare, 100, 200, 400 e 800 sl. Ma una cosa è gareggiare, una è vincerle. Anche se io non sono mai soddisfatta, e quando sbaglia ci sto male». Quello è il virus dei campioni, difficile da spiegare ad uno sbarbato come Balotelli.

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