Caro presidente Garrone, grazie per aver salvato la Sampdoria. Grazie per aver ridato a noi tifosi blucerchiati la dignità che temevamo di aver perduto in maniera irreparabile.
In questo momento, caro presidente, condividiamo la sua amarezza nei confronti di una classe dirigente calcistica impegnata solo a salvaguardare i propri interessi (e che interessi!) di parte. Condividiamo la politica degli investimenti che lei ha fatto fino ad oggi (cento milioni di euro) e comprendiamo la sua ritrosia ad aprire ulteriormente il portafoglio. Il suo sfogo contro le «grandi» del campionato è stato più che legittimo e sicuramente condiviso dalla maggior parte della tifoseria.
Una nota in più a suo favore. A nostro avviso la stessa cosa avrebbe fatto in unanaloga situazione il compianto Paolo Mantovani, magari, visto il suo piglio molto deciso, mandando in campo gli allievi a sorpresa, senza alcuna parola aggiunta.
Continui così presidente, con grinta e determinazionew. È una questione di giustizia e dignità.
fam. Parodi
P.S. Unultima annotazione a proposito di rinforzi: si ricordi, presidente, che cè sempre il pericolo di fare le nozze coi fichi secchi!
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