Da «Caruso» a «Itaca» una storia d’autore punteggiata da inediti

Il buon Dalla vola su strade alte ma non dimentica la via maestra del pop. Pop nobile ma anche sbarazzino, che sa coniugare divertimento e pensosità, melodie leggere e ritmi toccanti. Insomma le sue canzoni, inutile descriverle. Sono tutte raccolte in bell’ordine, pronte per essere ascoltate nel triplo cd 12.000 lune (copertina di Milo Manara) oggi in uscita.

Costruito in ordine rigorosamente non cronologico, il primo dischetto presenta tra le altre l’operistica Caruso (che apre la raccolta), Attenti al lupo, Canzone, Ayrton; il secondo Balla balla ballerino, L’anno che verrà, Milano, La sera dei miracoli, il terzo Com’è profondo il mare, Disperato erotico stomp, Nuvolari e nella parte finale i vecchi classici Itaca, Il gigante e la bambina, Un uomo come me, La casa in riva al mare, 4 marzo 1943, sempre più a ritroso fino a Paff... bum, Sylvie, Anna Bellanna, Bisogna saper perdere cantata a Sanremo in coppia con i Rokes.Nel cofanetto gli inediti Dark Bologna, Stella e Sottocasa, un brano intenso che racconta i risvolti dell’anima.

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