Roma

Casa Action occupa la sede Anci. Visconti: «Basta con le illegalità»

Alcuni movimenti di lotta per la casa, tra cui Action e i Blocchi Precari Metropolitani, hanno occupato ieri la sede dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) in via dei Prefetti per chiedere ai sindaci «una presa di posizione sul piano casa varato dal Governo, che non prevede finanziamenti pubblici e che punta sul capitale privato per realizzare alloggi in housing sociale». Lo segnalano, in una nota, i movimenti per la casa. «Chiediamo - scrivono i movimenti di lotta per la casa - subito lo stanziamento di tre miliardi di euro da destinare alle politiche abitative e che il patrimonio cartolarizzato rimasto invenduto che tornerà agli enti venga opzionato dai sindaci e destinato all’emergenza abitativa. Non usciremo dalla sede dell’Anci fino a quando non ci verrà accordato un incontro con il presidente».
«I sindaci - concludono i movimenti - soprattutto quelli delle grandi aree metropolitane, sanno bene che l’emergenza abitativa non si può affrontare senza un nuovo intervento pubblico».
Polemico, invece, con la politiche di occupazione il presidente della commissione Politiche abitative del Comune Marco Visconti. «Riteniamo opportuno - dichiara - al fine di dare quel segnale di forte discontinuità col passato che tutti coloro che attendono una casa si aspettano, rendere ancor più incisive le politiche abitative. Impossibile non ricordare, infatti, le dichiarazioni ad effetto che gli ex assessori delle passate amministrazioni erano soliti fare, e la facilità con la quale annunciavano imminenti realizzazioni di alloggi mai seguite, poi, da iniziative concrete. Il nostro obiettivo invece è quello di dar corso a una rinnovata politica sulla casa e dare risposte certe ai cittadini che hanno bisogno di un’abitazione.

Siamo sicuri, in questo senso, che Raffaele Marra, anche alla luce dell’ottimo lavoro svolto sulle graduatorie di assegnazione, saprà farsi portavoce, come delegato all’Anci del sindaco, delle istanze e delle richieste dei cittadini in attesa di una casa».

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