Bruxelles - Dai partner europei è venuto "un apprezzamento generale" per le misure decise dall’Italia sulla crisi economica. Nella conferenza stampa finale del Consiglio Europeo, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha fatto il punto sulla posizione presa da Bruxelles che, nei confronti della crisi economico-finanziaria in corso, ha voluto dare un "forte messaggio di fiducia e di coesione" apprezzando, soprattutto, il lavoro svolto da Palazzo Chigi. Occhi puntati sul piano casa che sarà approvato dalConsiglio dei ministri venerdì prossimo.
Le misure contro la crisi Il premier Berlusconi ha fatto sapere che i partner europei hanno "definito una posizione comune" europea in vista del vertice del G20 in programma a Londra il 2 aprile. Il presidente del Consiglio ha, infatti, confermato che l’Europa ha fino ad oggi stanziato per far fronte alla crisi 400 miliardi di euro, pari al 3,3% del Pil europeo, e si è definito soddisfatto per la percentuale che l’Italia riceverà dai cinque miliardi di euro per i fondi per le infrastrutture, reti energetiche e telecomunicazioni decisi al Vertice. La quota italiana, ha confermato Berlusconi, sarà di circa 400 milioni di euro.
Il piano casa Entro lunedì il governo italiano fornirà il piano casa italiano alle ambasciate dei paesi europei dal momento che, ha spiegato Berlusconi, "la Commissione ci ha chiesto di conoscere i dettagli del provvedimento". "Il più interessato - ha spiegato il premier - era il Portogallo, che ha una tipologia di abitazioni simile alla nostra, con una prevalenza di case mono e bifamiliari, ma un pò tutti mi hanno chiesto di vedere il testo del ddl. Le ambasciate penseranno a inoltrarlo, penso già lunedì prossimo". Palazzo Chigi sta lavorando per approvare il piano casa venerdì dal momento che, come spiega Berlusconi, "c’è molta richiesta".
Il piano del governo E' pronto il decreto legge che consentirà al governo di varare in tempi rapidi il piano straordinario per la casa. La bozza del testo, che l’Ansa è in grado di anticipare, prevede sette articoli e conferma la possibilità di ampliare fino a un massimo del 20% il volume delle abitazioni private. Il tetto sale al 35% nel caso in cui, in conseguenza di una demolizione, si proceda alla costruzione di un nuovo edificio, a condizione che siano utilizzate tecniche costruttive di bioedilizia o fonti di energia rinnovabili. La bozza del decreto legge sarà sottoposta agli enti locali nella Conferenza Stato-Regioni convocata mercoledì prossimo a Palazzo Chigi. All’incontro, secondo quanto si apprende, parteciperanno anche le province e i comuni. Il decreto, riferiscono inoltre fonti governative, sarà accompagnato da un disegno di legge delega.
Le norme presenti nel decreto "Le norme del presente decreto - si legge nel testo dal titolo 'Misure urgenti per il rilancio dell’economia attraverso la ripresa delle attività imprenditoriali edili' - trovano applicazione su tutto il territorio nazionale sino all’emanazione di leggi regionali in materia di governo del territorio". Il cuore del provvedimento consente di aumentare la cubatura degli edifici stabilendo che "l’ampliamento non può essere superiore complessivamente al 20% del volume dell’unità se destinato a uso residenziale, o della superficie coperta se adibito a uso diverso. Le volumetrie e le superfici di riferimento sono calcolate rispettivamente sulle distinte tipologie edificabili e pertinenziali esistenti".
Un ampliamento ancora maggiore è previsto per i nuovi edifici: "In deroga agli strumenti urbanistici vigenti o adottati - si legge nella bozza del dl - sono consentiti interventi consistente nell’integrale demolizione e ricostruzione di edifici, con aumento fino al 35% del volume esistente per gli edifici residenziali o della superficie coperta per quelli adibiti ad uso diverso, a condizione che siano utilizzate tecniche costruttive di bioedilizia o di fonti di energia rinnovabile o di risparmio delle risorse idriche e potabili".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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