Case ai rom: i pm sfrattano sindaco e prefetto

Ufficialmente, l’inchiesta resta a carico di ignoti e senza ipotesi di reato. Ma un altro passo è stato fatto. La Procura bussa direttamente in Comune e in Prefettura per avere chiarimenti sulla vicenda delle case Aler ai rom, su cui i pm stanno verificando eventuali profili di discriminazione razziale. L’indagine penale, dunque, ha nel mirino sindaco e prefetto.
Ieri, i procuratori aggiunti Armando Spataro e Ferdinando Pomarici hanno chiesto formalmente documentazione e informazioni al prefetto Gian Valerio Lombardi, in qualità di commissario straordinario per l’emergenza rom, e al sindaco Letizia Moratti. «Le istituzioni danno le case ai rom e si ritrovano indagati - è la dura replica del vicesindaco Riccardo De Corato -. Una vicenda che ha dell’incredibile. Le carte sono già state consegnate. Se ne servono altre manderemo l’elenco dei 20 mila milanesi che aspettano la casa popolare».

In sintesi, la Procura sta cercando di capire per quale ragione un accordo che sembrava cosa fatta (25 case popolari per altrettante famiglie rom di via Triboniano) sia alla fine diventato lettera morta. Ma per De Corato, il rischio è che «quando la notizia arriverà in Romania produrrà un boom di flussi di abusivi che scambieranno Milano per il Paese di Bengodi».

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