Alla faccia della coerenza. Nel partito della Nazione si fanno figli e figliastri. E le regole? Quelle si rivedono e riscrivono come meglio piace ai dirigenti. A farne le spese - questa volta - è stata Susy De Martini, già esponente del Popolo della Libertà e anche candidata alle scorse europee. Poi fondatrice della lista Forza Liguria che sostenne la candidatura di Claudio Burlando alla presidenza della Regione e vide la stessa promotrice tra le candidate nella lista «Noi con Burlando». Poi, De Martini pensò di aderire al progetto di Pierferdinando Casini: il Partito della Nazione disegno frutto più di discorsi generici che di atti concreti.
Eppure qualche regola il progetto Udc sembra avercela. Così, per fare in modo che lassociazione Forza Liguria potesse entrare nel Pdn, De Martini ha dovuto compilare carte e questionari; presentarsi davanti al Comitato dei Garanti per verificare che il suo soggetto politico fosse conforme a sostenere la linea politica, programma ed iniziative. Lei rispose «sì, sì, sì» e il 22 luglio scorso Antonio De Poli, presidente del comitato garanti, diede il benvenuto a Forza Liguria nel Pdn. Ma qualche giorno De Martini riceve una lettera di revoca da parte dello stesso De Poli: «Abbiamo deciso di revocare la sua adesione perché abbiamo cambiato i criteri con i quali le associazioni si possono iscrivere». Quale il requisito richiesto? Che il movimento si sia già misurato in una competizione elettorale. Allonorevole De Poli, però, nei prossimi giorni dovrà partire anche unaltra lettera di revoca per lassociazione genovese «Per altri corsi» che ha formalmente aderito al progetto e che fa capo a Patrizia Muratore già consigliere regionale Italia dei Valori, e al senatore ex Pd Claudio Gustavino.
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