I tafferugli erano cominciati ben prima dellaggressione. Con un gruppuscolo di scalmanati arrivati apposta per impedire la manifestazione e insultare il premier Silvio Berlusconi. Una contestazione a cui avevano immediatamente cercato di opporsi quelli del servizio dordine. Non organizzati, ma pronti a difendersi. Soprattutto gli iscritti alla Giovane Italia, lorganizzazione dei ragazzi del Pdl. Quelli con le magliette «Meno male che Silvio cè» e con la più nuova «Con Berlusconi contro tutte le mafie». Politica e goliardia fino al momento dei fischi e del tentativo dei contestatori di arrivare fin sotto il palco per interrompere il comizio. Immediata la reazione. Anche di Romano La Russa, assessore regionale, e di Paola Frassinetti deputata del Pdl abituata alle manifestazioni degli anni di piombo. «Abbiamo cercato di allontanarli - racconta la Frassinetti - Di spingerli lontano dal palco. Mi sembrava normale. Ci stavano aggredendo».
E invece? «Invece le forze dellordine hanno manganellato noi». Manganellato? «Assurdo, incredibile. Stavamo solo cercando di allontanare quei fanatici. E la polizia si è rivolta contro i ragazzi di destra. E quella contestazione è stata il preludio allepilogo finale».GdF
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