Il caso La lucertola italiana che brucia le tappe e si evolve a modo suo

La lucertola italiana non rispetta i tempi dell’evoluzione darwiniana. Su un isolotto croato, in poco tempo ha subìto metamorfosi che dovrebbero richiedere milioni di anni. Secondo i ricercatori Usa «ora ha stomaco, bocca e testa molto più grandi. Non mangia solo insetti ma anche vegetali». Alcune di queste lucertole, quelle che normalmente osserviamo sui muri, nella piccola isola di Mrcaru in soli trent’anni hanno cambiato la struttura del proprio intestino (e ciò ha loro permesso di nutrirsi anche di vegetali), aumentato la dimensione della testa e sviluppato un morso molto più forte.

Nel 1971 un gruppo di ricercatori introdusse sull’isoletta 5 coppie di lucertole: oggi le 5mila lucertole che vi si trovano sembrano molto diverse da quelle introdotte, ma l’analisi del loro Dna dimostra senza ombra di dubbio che sono tutte discendenti delle 10 originarie. La spiegazione non sembra essere la pressione ambientale (l’isola è piena d’insetti), quanto piuttosto la presenza di geni «dormienti». Il caso è diventato di interesse mondiale in pochissimi mesi.

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