Caso Rixi, solidarietà da Bernabò Brea e Gandini

Caso Rixi, solidarietà da Bernabò Brea e Gandini

Mentre continua il silenzio di chi governa città e regione, c’è chi interviene per solidarizzare con Edoardo Rixi, segretario provinciale della Lega Nord che martedì scorso è stato accerchiato e minacciato da quindici persone che lo hanno insultato danneggiando poi anche la sua auto nei pressi di scalinata Montaldo. Anche nel centro destra in pochi, almeno pubblicamente, provano a testimoniare la loro solidarietà all’esponente leghista non solo per l’episodio di Marassi, ma anche per i precedenti che, da gennaio ad oggi, hanno avuto come involontari protagonisti Rixi come altri esponenti del Carroccio. Ieri, a nome del movimento «La Destra» è intervenuto il consigliere comunale Giovanni Bernabò Brea esprimendo al sua più «profonda solidarietà». «Un’aggressione in piena regola attuato dai soliti noti, già protagonisti di azioni violente volte a intimidire chi ha il solo torto di appartenere a partiti o gruppi politici di diverso schieramento - scrive Bernabò Brea in un comunicato - . L’ultimo atto intimidatorio nei confronti di un esponente leghista che deve seriamente impegnare tutte le istituzioni nel fronteggiare questa nuova ondata squadrista». Il consigliere comunale della Destra la prossima settimana chiederà di poter intervenire nel merito in consiglio.

Anche il consigliere del Municipio Centro est Luciano Gandini (Pdl) solidarizza con Rixi ricordando un episodio simile accadutogli nel 2005: «Avevo del materiale elettorale in mano, mi accerchiarono in otto e uno mi prese a calci - racconta Gandini -. La fortuna volle che passò una volante della polizia e tutto fini lì. La mia amara conclusione è che siamo in una città dove si è liberi di prendere a calci la gente, purché non gli si faccia troppo male».

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