Politica

«Il caso Sposini dimostra che Roma non è sicura»

Massimo Malpica

Un tempo telefonavi al 113 e di lì a poco si materializzavano tre poliziotti in un’auto con sirena e lampeggiante. Il servizio era ribattezzato «Pronto Intervento». Oggi che le «pantere» ospitano massimo due agenti e son state diminuite di numero proporzionalmente a una inarrestabile impennata dei reati, la loro efficienza, non certo per colpa della polizia, è venuta meno. La conferma arriva dai diretti interessati in divisa, che attraverso i loro sindacati sciorinano i veri numeri sulle effettive presenze quotidiane delle macchine «con i colori d’istituto» del 113 spiegando che ciò è dovuto ai tagli sulla sicurezza operati nell’ultima Finanziaria.
Poche macchine, spesso obsolete, perennemente ricoverate in officina, ferme perché manca la benzina. Pochissimi gli uomini, che non riescono a coprire tutti i turni di servizio. La situazione è drammatica anche perché le auto di supporto dei commissariati non escono tutti i giorni (per mancanza di personale, vetture incidentate ecc...) e quando escono spesso perdono tempo a sbrigare formalità di vario genere (dal controllo dei detenuti ai domiciliari alle scorte, dalla notifica di atti giudiziari passando per la consegna in carcere dei fermati). I dati dei sindacati sul Reparto Volanti, città per città, sono clamorosi. Roma, su tutti: 13 volanti «cioè 15 in meno di dieci anni fa» taglia corto il veterano della caserma di via Guido Reni, Guglielmo Frasca del Consap. In Piemonte, stando al Siulp, fa specie il caso di Torino: sono uno sbiadito ricordo le 40 pattuglie dei primi Anni Novanta, oggi siamo a 12-15 auto del 113. Il discorso si fa più complicato in Lombardia dove Milano ha 15 volanti, sette-otto in meno di quelle previste. Fabio Grassi, del Sap toscano, è amareggiato: «Con questi pochi mezzi garantiamo il minimo della sicurezza». Nota dolente è la Puglia. Due volanti effettive su Foggia e Brindisi, Bari se tutto va bene arriva a 5. «La situazione è preoccupante nella provincia - osserva Giuseppe Tiani del Siap -, prendete quella barese; una, massimo due macchine, per coprire 18 comuni in un’area di 150 chilometri». In Liguria il pronto intervento non sta messo meglio, assicura Filippo Nurra del Siulp. E che dire delle isole: Gilberto Pisu del Coisp si sofferma sulle due sole volanti di Cagliari, e sull’unica per Iglesias, Carbonia e Oristano. I numeri siciliani ce li dà Rosario Indelicato del Sap: «Utilizziamo in tutto appena 67 volanti quando ce ne vorrebbero, come minimo, tre volte di più». In terra di ’ndrangheta fa un certo effetto vedere una volante per Crotone, due per Vibo. In Campania va leggermente meglio, ma solo perché il governo ha mandato i rinforzi dopo i morti ammazzati nelle mattanze di camorra. Il ministro Amato - come ci rivela Giorgio Innocenzi del Consap - ha annunciato 200 milioni per le auto della polizia dimenticandosi di dire che 180 sono destinati a ripianare i debiti contratti per le sciagurate Finanziarie precedenti.

Con i restanti 20 milioni le volanti riescono a camparci, sì e no, tre mesi.
(hanno collaborato Diego Pistacchi, Simone Innocenti, Nadia Muratore)

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