«Sono al ministero e ci resto almeno sino a che il ministro Alfano mi confermerà la sua fiducia. Per il resto non commento gli inviti di correnti della magistratura». Augusta Iannini, capo dellUfficio legislativo di via Arenula lascia cadere lappello lanciato da Magistratura democratica e Movimento per la giustizia, dove si invitavano i giudici del ministero di Alfano a valutare la possibilità di dimettersi in segno di protesta contro la «rivoluzione epocale» messa a punto dal Guardasigilli. Una richiesta, quella dei due movimenti delle toghe, fondata sulla convinzione che la collaborazione ad una riforma giudicata «punitiva» nei confronti dei giudici non sia compatibile con i «valori affermati da sempre dalla magistratura associata». Ma a ben vedere, sembra che linvito tanto sbandierato dalle toghe rosse non abbia trovato seguito. Tutto è iniziato una ventina di giorni fa, quando Magistratura democratica ha dato il via ad una campagna anti riforma chiedendo ai diretti interessati di non dare in alcun modo il proprio contributo. E sabato lappello di Movimento per la giustizia ai giudici che sono allufficio legislativo o nei ruoli chiave di Arenula a riflettere sulla «compatibilità della loro permanenza al ministero con la politica della giustizia che, con la loro collaborazione tecnica, si sta attuando».
La sollecitazione ai «ministeriali» era stata inserita in un documento approvato dal direttivo di Movimento per la giustizia alla vigilia dellapprovazione della riforma, quando ormai erano noti i punti principali del testo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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