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Cassano fuori rosa nel Real

Gian Piero Scevola

Non poteva proprio farne a meno e già aveva resistito troppo. Antonio Cassano è ricaduto nell’ennesima «cassanata», la prima in terra spagnola e, per gli insulti pronunciati contro il tecnico Fabio Capello che non l’aveva fatto giocare sabato scorso nella gara vinta dal Real Madrid 3-1 contro il Nastic Tarragona, è stato multato e allontanato per indisciplina dalla prima squadra. Insomma, ci risiamo, il pibe di Bari vecchia non riesce proprio a mettere la testa a posto e ora continuerà ad allenarsi da solo, «castigado» fino a data da destinarsi come ha già fatto ieri correndo in solitario per 50 minuti, mentre il resto della squadra si preparava alla partita di Champions di domani contro lo Steaua Bucarest.
A tradirlo è stato il caratteraccio che l’accompagna da sempre, ma a sorprendere è che la «cassanata» si sia verificata proprio contro Capello, per il quale è sempre stato il pupillo, il preferito della rosa ai tempi della Roma anche quando, a parte Totti, nessun giocatore rivolgeva a Cassano la parola. Fine di un idillio dunque, con Capello tornato a essere il ben conosciuto sergente di ferro. «Da oggi il Real sarà come un esercito», aveva promesso Don Fabio ai giocatori all’indomani della disfatta contro il Getafe. Promessa mantenuta dopo che sabato sera il tecnico è stato affrontato a muso duro da Cassano che gli ha detto: «Hai una bella faccia tosta, è questo il modo di ripagarmi? Così mi ringrazi, dopo che ti ho sempre difeso anche nei momenti difficili, dopo che alla Roma sono sempre stato dalla tua parte?». Capello ha ascoltato senza battere ciglio, senza proprio replicare, se non dopo, con i fatti, opponendo un muro di silenzio anche all’annuncio dell’altra «grana in famiglia», con Ronaldo che, scontento per le continue esclusioni, ha chiesto una incontro urgente col presidente Calderon «per porre fine a una situazione insostenibile».
Il Real ha quindi allontanato temporaneamente Cassano dal gruppo per indisciplina ed è questo il secondo provvedimento disciplinare in casa merengues: il primo, con esclusione dalla rosa e dallo stipendio, si registrò nel marzo 2000 nei confronti di Nicolas Anelka per essersi rifiutato di partecipare agli allenamenti.

Cassano sembra dunque allontanarsi da Madrid (a fine stagione potrebbe andare al Napoli), mentre anche per Ronaldo, che non sopporta la panchina, la stampa spagnola ipotizza già da gennaio un ritorno in Italia.

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