Cassano a Madrid «Con lui tornerà un grande Real»

Il tecnico madridista Lopez Caro punta sul barese, alla Roma 5 milioni. Oggi le visite mediche. Hugo Sanchez contrario. E Bearzot spinge Lippi: «Io lo convocherei»

Marcello Di Dio

da Roma

Il tormentone è finito. Oggi Antonio Cassano sarà a Madrid per le visite mediche e la firma con il Real. Sarà un contratto alla Totti, tanto per intenderci: accordo fino al 2011 per una cifra complessiva di 22 milioni. Insomma più di quello che Cassano aveva chiesto alla Roma per rinnovare il contratto con i giallorossi (la richiesta era di 20 milioni, l’offerta era arrivata fino a 16 per cinque anni). A quel punto il divorzio tra il barese e la Roma, che lo aveva acquistato nel giugno 2001 per 60 miliardi delle vecchie lire, era ormai inevitabile.
La situazione si è sbloccata definitivamente nella frenetica giornata di ieri. In mattinata l’annuncio del giornale spagnolo Marca sulla sicura conclusione dell’affare fa già capire che è questione di ore. Nel primo pomeriggio l’arrivo a Trigoria di Ernesto Bronzetti, l’agente Fifa che si occupa del mercato del Real Madrid e già a Roma da qualche giorno, per incontrare il direttore sportivo giallorosso Daniele Pradè e il procuratore di Cassano Giuseppe Bozzo. Infine lo scambio di fax tra il club dei merengues e quello romano per limare il prezzo della cessione. La Roma chiedeva otto milioni, il Real ne offriva al massimo 4,5, alla fine l’accordo viene trovato a 5, pagabile sembra in un’unica soluzione. L’ultimo atto della convulsa giornata è la firma di Cassano sul documento preparato dalla Roma con il quale il giocatore rinuncia ai diritti di immagine ceduti al club giallorosso all’epoca del trasferimento dal Bari (un milione e seicentomila euro). Alla fine la Roma, con la sua cessione, si ritrova in cassa quasi una decina di milioni.
In serata, secondo quanto appreso dalla radio spagnola «Cadena Ser», arriva la notizia che l’attaccante della Roma sarà oggi a Madrid per le visite mediche di rito e per la firma del contratto. In realtà il calciatore è partito per la capitale spagnola già ieri sera a mezzanotte con un volo privato messo a disposizione dalle due società. Il calciatore aveva infatti un aereo prenotato sia alle 19.40 che alle 21.20, ma il protrarsi della trattativa e l’attesa per poter chiudere definitivamente il rapporto con la Roma gli hanno impedito di raggiungere Madrid più velocemente. «Antonio è stanco ma soddisfatto» ha detto il suo agente Bozzo. Non è da escludere che sempre oggi, magari nel pomeriggio, il barese venga presentato alla Ciudad Deportiva. Dove ieri si è presentato Florentino Perez, che ha in pratica anticipato ai giocatori l’acquisto del barese ma ha soprattutto strigliato la squadra, chiedendo di «cambiare atteggiamento, non dimenticatevi che siete giocatori del Real, la stagione può essere ancora salvata». E ha chiesto ai suoi almeno uno dei tre trofei per i quali il Real è ancora in corsa. Magari grazie anche all’aiuto di Cassano.
Ieri intanto il tecnico della Roma Luciano Spalletti, prima del vorticoso succedersi degli eventi, aveva dato un’indiretta conferma alla chiusura della trattativa con i madridisti dai microfoni del canale monotematico giallorosso: «Parlando con il calciatore, ho avuto l’impressione che sia suo desiderio fare nuove esperienze». Da tempo comunque il giocatore era un corpo avulso alla squadra, tanto che non aveva nemmeno partecipato alla cena di fine anno con i suoi ormai ex compagni. Ed era anche finito l’idillio con Francesco Totti (Cassano era stato tra l’altro l’unico dei giocatori della rosa a partecipare a giugno al matrimonio del capitano).
Da Madrid ha detto la sua anche il nuovo allenatore del barese, Juan Ramon Lopez Caro. «Cassano avrà l’opportunità di rendere ancora più grande il Real. Quando arriverà, dovrà mettersi a lavorare sodo ma potrebbe comunque aiutare a rendere ancora più grande questa squadra. Se lo conosco? Sappiamo che ha fantasia, molta qualità, fa gol e queste sono caratteristiche di un giocatore di categoria internazionale». Critiche alla scelta del Real arrivano dall’ex camiseta blanca Hugo Sanchez: «Cassano è un buon attaccante, in Italia, ma non è un 9. Io lo vedo di più come trequartista in grado di partire e sfondare da sinistra. Non credo proprio che sarà lui la soluzione per i problemi del Real Madrid». E un sondaggio del quotidiano di Madrid Abc («Crede che Cassano sia un buon acquisto per il Real?», la domanda rivolta ai propri lettori) dà un esito sorprendente: il 55,5 per cento dei quasi 1500 voti espressi dicono di no. Anche se Enzo Bearzot, tecnico azzurro nel Mundial ’82, porterebbe addirittura il barese in Germania.

«Come allenatore lo convocherei privatamente per parlarci, e deciderei dopo questo colloquio, ma sono convinto che dopo questa chiacchierata lui tornerebbe ad essere il Cassano che tutti vogliono». Lippi si dice pronto a richiamarlo se segnerà tanti gol, ma per lui sarà intanto importante trovare spazio nella rosa dei galattici. E per far rimpiangere a qualcuno le sue giocate sopraffine.

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