Cassano, magia da Champions E la Signora piange ancora

Non volevate Cassano? Eccovi serviti, tenetevi Diego e Del Piero. Il pallone si è preso la rivincita su quei musi all’insù che non volevano Fantantonio alla Juve. Un gol fantastico allargherà il muro del pianto bianconero. Juve di nuovo stesa, ancora un gol nella saccoccia, il tanto per allungare quell’imperdonabile serie arrivata a 16 partite di campionato senza tener chiusa la porta. La Samp torna a battere la Juve a Marassi dopo 15 anni: l’altra volta ci mise piede Enrico Chiesa, che nella storia si è fatto pedigrèe da grande attaccante. Stavolta ci ha messo la magia Antonio Cassano: da 63 giorni non giocava titolare e ieri si è preso la rivincita anche con Gigi Delneri, che lo ha messo nell’angolo con stile mourinhano. A cui va aggiunto il primo successo del tecnico contro la Juve.
Juve che non sa più davvero a qual santo calcistico votarsi. Samp con San Cassano e questo forse dice tutta la differenza. Cassano è un diavolo, ma sa essere anche un santo. Del Piero e Diego saranno pure santi, ma non sanno diventare Diavoli. Juve ancora una volta a sfogliar la margherita: quando finirà? Dove finirà? Come finirà? Rischia di finire male, l’effetto Zac è già svanito: giocatori di mezza taglia, solita difesa pasticciona, attacco che non segna e squadra che si sgonfia con il passare dei minuti.
I 40 gol al passivo sono un atto di autoaccusa. Ieri la squadra si è presentata con la grinta di chi vuol fartela vedere. Del Piero reattivo, Iaquinta scatenato ma senza occhio, Poulsen ha fatto lo stopper, Sissoko ha preso giri lentamente. Però le occasioni vere, belle, inquietanti sono finite quasi tutte sui piedi della Samp. Cassano e Pazzini hanno ritrovato feeling e sono stati dolori.

Il gol del barese è stata una chicca. Chimenti un po’ troppo fuori porta e lui pennella dalla trequarti campo come avesse il radar nel piede. Devastante per la Juve e per il suo futuro. Esaltante per la Samp oggi quarta e con Cassano santo subito.

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