Ancora uno scontro tra governo e magistratura. LAssociazione nazionale magistrati è pronta a proclamare uno sciopero per dare un segnale di allarme sulla situazione di scoperture di organico nelle procure, una situazione che considera drammatica. Nel suo intervento allassemblea in Cassazione il presidente del sindacato delle toghe, Luca Palamara, non ha pronunciato apertamente la parola sciopero ma ha spiegato che «lAnm vuole una riforma che assicuri un processo giusto in tempi ragionevoli e vuole uffici organizzati: ecco perché non potrà assistere inerme allo svuotamento degli uffici di procura ed è intenzionata ad adottare ogni efficace e anche estrema iniziativa di mobilitazione della magistratura associata e sensibilizzazione dellopinione pubblica sulla gravità della situazione».
Dura la replica del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che ha definito «gravissima» lipotesi di un eventuale sciopero. «La chiusura corporativa e di retroguardia» dellAnm, per il Guardasigilli, è «inaccettabile». «Dispiace ha tuonato che lAnm ironizzi e affigga vignette sul provvedimento del Governo, invece di contribuire a risolvere il problema e cioè coprire le sedi disagiate che, in realtà, disagiate non sono, ma solo sgradite ai magistrati». Il ministro si è dichiarato preoccupato per il miope arroccamento dellAnm contro un decreto che offre al Paese soluzione definitiva. «LAssemblea dellAnm dimentica ha aggiunto Alfano che i magistrati, per dettato costituzionale, sono soggetti alla legge e che, oggi, è legge anche la disciplina sul trasferimento dufficio. Sarebbe gravissimo solo ipotizzare uno sciopero che, in questottica, rappresenterebbe uninammissibile protesta contro tre leggi dello Stato; protesta, tra laltro, promossa e indetta proprio da coloro che, in qualità del loro ruolo, dovrebbero ergersi a custodi delle stesse. Agendo in questo modo, appare, invece, che lunica strada concepita sia quella di una gravissima forma di nonnismo giudiziario e poco importa se a decidere sulla libertà dei cittadini saranno i vincitori di concorso di prima nomina, sui quali il Csm non ha espresso neanche la prima valutazione di professionalità».
Duro anche il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto: «Lo sciopero minacciato dallAnm è grave e preoccupante perchè denota la totale assenza di volontà del sindacato dei magistrati di farsi carico dei problemi dei cittadini».
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